A cura di ComunicareITALIA/
Non è possibile ridurre ad una mera notizia di cronaca la grande opportunità di sviluppo sociale, culturale ed economico che questa BIENNALE rappresenta. Una visione olistica in grado di abbracciare gli obiettivi dell’Agenda 2030. Diritti Umani si, ma anche “doveri” e impegno costante e crescente da parte di tutti. Questo, il programma progettuale della “Biennale del Mediterraneo” ideata e proposta dalla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”, oggi largamente condivisa anche in virtù del suo alto fine etico, dalle Nazioni e da coloro i quali sono i “padri fondatori viventi” della Dieta Mediterranea.
Una Costituente che è stata capace di unire prima che Istituzioni, le migliori coscienze di settore e nel corso della quale abbiamo ascoltato buoni auspici da chi, per davvero e quotidianamente, opera perchè la nutrizione “sana” non sia un privilegio di pochi. A questo redattore piace promuovere in premessa il rispetto, la dignità, la verità contenute nelle parole pronunciate, tra gli altri, dall’Ecologa Luana Gallo Presidente della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” che ha richiamato l’Enciclica “Laudato Sì” di Papa Bergoglio, ponendola in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e i contenuti della relazione del dott. Angelo Faggiano Segretario Generale della Fondazione “Dieta Mediterranea” di Ostuni che nella sua relazione ha dichiarato: “La certezza (e non la speranza) è che questo documento nella sua valenza culturale, scientifica ed umanistica (al pari della carta di Milano) potrà coagulare, “mettere in rete” e far collaborare Enti, Fondazioni, Istituzioni, Società Scientifiche, Imprenditori e anche soggetti privati per il raggiungimento degli obiettivi condivisi e sottoscritti. Siamo altresì consapevoli che sottoscrivere questo Manifesto rappresenta una sfida… una sfida culturale o meglio interculturale che è volta al rispetto della Terra e dell’Essere Umano nella sua globalità e da cui far emergere modelli formativi ed informativi in grado di formare, informare e responsabilizzare l’Umanità, così come esplicitamente riportato nella premessa del documento della Biennale che tutti abbiamo ricevuto”.
IL SUCCESSO DELLA COSTITUENTE DELLA BIENNALE
Concluse con successo conferenza e tavola rotonda per la Costituente della “Biennale della Dieta Mediterranea per i Diritti al Cibo Sano e alla Pace”, promossa dalla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”. Gli Eventi si sono svolti in un contesto di Cooperazione Internazionale Decentrata con il patrocinio del Ministero della Salute giorno 21 e 22 Aprile in Puglia, nel Castello De’ Monti di Corigliano D’Otranto, cuore del Salento e Città partner della Biennale, la cui digitalizzazione realizzata per l’occasione dagli Esperti della Fondazione “Paolo di Tarso”, è stata inserita nel DIGITAL CULTURAL HERITAGE MUSEUM che promuove in rete il Grande Patrimonio Culturale dell’ITALIAEXCELSA: Clicca qui per entrare.
La sottoscrizione della Costituente da parte della Grecia (Atene e Regione del Peloponneso), Malta, Albania, Russia, Regione Puglia, Istituzioni di settore e No Profit, apre concretamente i preparativi di quella che è stata già definita dagli esperti la “Biennale del Mediterraneo”. Tutti i sottoscrittori sono convinti sostenitori del Diritto umano al Cibo Sano e all’Acqua potabile che fa di questa Biennale – a parere dell’ideatore Fabio Gallo – il luogo ove le Nazioni potranno scambiare idee e modelli sostenibili per la nutrizione, il benessere e la salute umana, solide fondamenta per alimentare un futuro di Pace e Cooperazione Internazionale.
I sottoscrittori della Costituente hanno condiviso scopi e finalità, tra le quali quello di riunire le grandi intelligenze di settore per ridare centralità ad una visione dell’economia rispettosa dell’Uomo e dell’Ambiente, in linea con la Governance Sostenibile delle Nazioni Unite. L’ONU – come ha sottolineato Fabio Gallo” – mira alla diffusione della Dieta Mediterranea perché meno idrovora e idonea a contrastare le Malattie non Trasmissibili (non communiclable diseases – ONU 2010)”.
Finalmente, fuori da ogni provincialismo e interesse privato teso a legare il termine “Dieta Mediterranea” in esclusiva a questa o quella località, in assoluta dicotomia con la visione dell’UNESCO , la Biennale è l’adunanza delle forze strategiche di settore che vanno dai Governi alle loro Istituzioni che rappresentano il mondo del Lavoro, della Ricerca Scientifica, dell’Agricoltura, dei Servizi per il Turismo, della Scuola, per diventare una grande opportunità d’incontro delle Nazioni ove le caratterizzazioni locali rappresentano solo i “modelli” da porre a confronto e valorizzare. “Siamo onorati – ha dichiarato il Presidente della “Paolo di Tarso” Luana Gallo – di avere tra i sottoscrittori della Costituente della Biennale, la Fondazione “Dieta Mediterranea” di Ostuni. Un gesto che mostra la maturità del mondo della Ricerca che unisce in questo cammino due grandi di cui tutti siamo discepoli: il Prof. Alberto Fidanza e il Prof. Gaetano Crepaldi“.
Soddisfazioni per il successo dell’iniziativa sono state espresse dal Presidente Onorario della Biennale prof. Alberto Fidanza, il “Padre vivente della Dieta Mediterranea” e dal Presidente della “Paolo di Tarso” prof.ssa Luana Gallo, ferma sostenitrice della “Dieta Mediterranea Salutare” del prof. Fidanza. Insieme al fratello Flaminio e al Fisiologo americano Ancel keys, ricordiamo, Alberto Fidanza ha condiviso oltre 40 anni di ricerche e amicizia che portarono alla scoperta dei benefici del modello alimentare e culturale che lo stesso Ancel Keys semplificò nel termine “Dieta Mediterranea”.
IL MESSAGGIO VIDEO DEL PROF. ALBERTO FIDANZA
Lo scienziato si è rivolto ai partecipanti attraverso un video affermando che “la Biennale della Dieta Mediterranea rappresenta lo strumento operativo per l’ottimale diffusione di questo importante regine alimentare che basato su dati rigorosamente scientifici, potrà migliorare le condizioni di vita delle popolazioni del mondo intero”. Innovazione, Lavoro, Giovani, Scuola, Ricerca e valorizzazione del Patrimonio Culturale dei Territori in chiave innovativa, sono al primo posto.
IL MESSAGGIO DEL MINISTRO PLENIPOTENZIARIO DELLA FARNESINA S. E. FABRIZIO PETRI
Nel corso della conferenza è stata data lettura del messaggio del Ministro Plenipotenziario S. E. Fabrizio Petri Presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU) del Ministero degli Affari Esteri che qui di seguito riportiamo integralmente:
“Cari organizzatori e partecipanti delle giornate per il “Manifesto Costituente della BIENNALE della Dieta Mediterranea per i Diritti Umani al Cibo Sano e alla Pace”: mi fa piacere poter rivolgervi un indirizzo di saluto, anche se non di persona, in quanto, purtroppo impegni di agenda, precedentemente assunti, m’impediscono, di essere presente alla vostra assise.
Come CIDU (Comitato Interministeriale per i Diritti Umani), guardiamo con molto interesse alla vostra iniziativa che si inserisce in un quadro anche innovativo dei diritti umani, come quello della sostenibilità e dei diritti umani applicati all’economia, e ciò in un’importante area del nostro Paese e del Mediterraneo. Inoltre la vostra iniziativa è prova della ricca e positiva pluralità di espressioni che animano la società civile italiana intorno ai temi dello sviluppo sostenibile.
D’altra parte il CIDU è un convinto sostenitore dell’AGENDA 2030 delle Nazioni Unite che, come noto, persegue tra i diversi obiettivi, la promozione di politiche internazionali per lo sradicamento della povertà e della fame, un lavoro dignitoso per tutti, e la sostenibilità ambientale con particolare riferimento al diritto all’acqua potabile, alle città vivibili, fra le cose più notorie. Il CIDU sostiene questo percorso anche con il “Piano di Azione Nazionale quinquennale su Diritti Umani e Impresa”, di cui l’Italia si è dotata a partire dal dicembre del 2016. L’adozione di tale “Piano nazionale” si traduce, nella sostanza, in un impegno del nostro Paese a promuovere politiche atte a garantire il rispetto dei diritti umani in tutte le attività di natura economica e rappresenta una sfida di notevole portata che richiede un cambiamento anche di natura culturale. Ci auguriamo pertanto che la vostra encomiabile iniziativa potrà dare un valido contributo anche in tal senso. Auspicando che il vostro importante evento riscuota il massimo successo, formulo agli organizzatori, ai relatori ed a ciascuno dei partecipanti i miei migliori e più sentiti auguri di buon lavoro”.
Fabrizio Petri
Presidente del CIDU
Comitato Interministeriale per i Diritti Umani
IL MESSAGGIO DEL GENERAL DIRECTOR MADLINA PUKA
Dalla Repubblica di Albania è giunto il messaggio di Ms. Madlina Puka General Director Regional Development Agency 4 (RDA 4) Albania – Tirana.
English version
“Excellence Prof. Gallo,
Due to an intensive workload that I had in last days, it is impossible for me to be physically there and attend this event. Please kindly I would like to express my gratitude for inviting me to this Conference and for giving the opportunity to be part of this initiative that took a lot of research efforts, energies and time but it seems that has created a great importance and interest of many Mediterranean countries and not only.
The Regional Development Agency 4 – located in the southern part of Albania in around 280 km of Adriatic and Ionian coast line, is an Albanian public body established recently within the context of the new Albanian governmental policies for the regional development. The Albanian approach toward regional development has just started and Regional Development Agencies are the main instruments generated by the administrative territorial reform.
Nowadays, there is a need for developing a coherent platform based on a territorial approach for local and regional development. “Working together for empowering development and smart growth” is our main driven factor which requires a lot of efforts to valorize the human potentials, natural and cultural heritages and preserve them for now and future generations.
In this respect, I strongly believe that we must create a true example where “material and non-material” cultural heritages that belong to the coastal communities and reunion them, create synergies and give a sustained and intelligent use for the future. We all should contribute and keep on the good work for stronger and sustainable coastal communities.
I would like to express my support and fully agreement for the approach presented and the ideas shared and communicated via the Manifesto and we are ready to cooperate in projects and programs that can be generated from it which bring a better environment, more jobs and development in the Mediterranean area.
Again thank you and wishing a wonderful and successful event!”
Sincere congratulations,
Madlina Puka
General Director
Republic of Albania
Regional Development Agency 4
Traduzione in lingua italiana
“Illustre Professoressa Gallo,
a causa di un intenso carico di lavoro che ho avuto nei giorni scorsi, mi è impossibile essere fisicamente con voi e partecipare all’evento. Voglio esprimere la mia gratitudine per l’invito alla conferenza e per avermi offerto l’opportunità di essere parte di questa iniziativa che ha richiesto grandi sforzi di ricerca, energia e tempo, e che ha portato all’interessamento di numerosi Paesi del Mediterraneo e non solo. L’Agenzia per lo sviluppo Regionale 4 – ubicata nel Sud dell’Albania in un territorio con 280 km di coste adriatiche e ioniche, è un Ente Pubblico Albanese di recente istituzione nell’ambito delle nuove politiche del Governo Albanese sullo sviluppo regionale. L’approccio albanese allo sviluppo regionale ha appena avuto inizio. E le agenzie per lo sviluppo regionale sono il principale strumento creato dalla riforma amministrativa territoriale. Oggigiorno, vi è un gran bisogno di sviluppare una Piattaforma coerente basata su di un approccio territoriale allo sviluppo regionale e locale. “Lavorare insieme per rafforzare lo sviluppo e la crescita intelligente” è il nostro principale fattore guida che richiede un grande sforzo per valorizzare il potenziale umano, naturale ed il Patrimonio culturale, e preservarli per le generazioni attuali e future. In questo senso, credo fermamente che dovremmo creare un esempio autentico in cui il Patrimonio Culturale “materiale e immateriale” che appartiene e unifica le comunità costiere, crei sinergie e fornisca un uso intelligente e sostenibile per il futuro.
Tutti insieme possiamo contribuire e continuare a rendere più forti e sostenibili le comunità costiere. Mi fa piacere esprimere il mio sostegno e la mia piena adesione per l’approccio presentato e per le idee comunicate attraverso il MANIFESTO della Costituente e siamo pronti a cooperare in progetti e programmi che possono nascere dalla BIENNALE e che possono portare ad un ambiente migliore, più posti di lavoro e sviluppo nell’area del Mediterraneo.
Ancora grazie e vi auguro un evento meraviglioso e di successo!”
Congratulazioni sincere,
Madlina Puka
Direttore dell’Agenzia Regionale 4
Repubblica di Albania.
IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA EAST WEST INVESTMENT GROUP DI MOSCA
Dalla Federazione Russa, interessata ai temi trattati dalla Biennale, è giunto il messaggio di adesione di Mr. Alisher Yacoubov Presidente della East West Investment Group di Mosca.
English version
“Dear Ms. Luana Gallo, Dear Mr. Fabio Gallo,
I got invitation to BIENNALE opening and I got the BIENNALE MANIFESTO. THANK YOU FOR THAT. Short time is the only reason which make me and my partners unable to attend the event in Corigliano d’Otranto. As you know, we fully agree in BIENNALE MANIFESTO and we would be glad to sign it along with all other participants/founders. Kindly inform if it is possible. In addition, please note that we are negotiating the participation of Government of Moldova in our project, so that soon you will receive and official correspondence about it”.
Yours friendly
Alisher Yakubov.
East Wes Investment Group – Mosca
Traduzione in lingua italiana
“Cara Luana Gallo, Caro Fabio Gallo,
Ho ricevuto l’invito per la partecipazione alla Conferenza della Costituente della BIENNALE e sottoscrizione del suo MANIFESTO. GRAZIE PER QUESTO. Attese le grandi distanze, il tempo breve e impegni presi precedentemente non riusciremo ad essere presenti fisicamente all’evento che si terrà a Corigliano d’Otranto. Come sapete, siamo completamente d’accordo sul MANIFESTO DELLA BIENNALE e saremo per davvero lieti di poterlo firmare insieme a tutti gli altri partecipanti / fondatori. Vi saremmo per davvero grati se riusciste a farci sapere se è possibile. Inoltre, ci teniamo ad informarvi che stiamo concordando la partecipazione del governo Moldavo nel nostro progetto, e presto riceverete una missiva ufficiale da parte loro”.
Cordiali saluti
Alisher Yakubov.
Presidente – East West Investment Group
LE ISTITUZIONI ITALIANE ED ESTERE COINVOLTE: I SOTTOSCRITTORI DELLA COSTITUENTE
Primo sottoscrittore del Manifesto Costituente della BIENNALE, il prof. Alberto Fidanza nella qualità di Presidente Onorario della BIENNALE; a seguire la prof.ssa Luana Gallo Presidente della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”, il Sindaco del Comune di Corigliano D’Otranto avv. Dina Manti, il Vicesindaco dott.ssa Emanuela Costantini, per la Repubblica Ellenica – Grecia il Vice Governatore della Regione del Peloponneso S. E. Aggelos Papaggelopoulos rappresentante del Governatore S. E. il prof. Tatoulis Petros; il Referente per la BIENNALE della Grecia Ioannis Coutsandreas, Responsabile Scientifico e Presidente di Consiglio del Centro “AMALTHEIA”- Tripolis Grecia e Consigliere speciale del Sindaco di Ilion negli affari sociali e nella Sanità;
il Referente della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” per la Puglia prof. Luigi Martano, il dott. Angelo Faggiano Segretario Generale della “Fondazione Dieta Mediterranea” di Ostuni, il Referente per la BIENNALE della Repubblica di Malta dott. Sergio Passariello Presidente della Mediterranean, Academy, Tourism and Trade di Malta – MACTT, per l’Albania Ms. Alma Lena Presidente Fondazione “IFAW Indipendent Forum for the Albanian Women”,
il Dott. Felice Ungaro delegato del Presidente della Regione Puglia e della stessa, responsabile del Progetto Salute; l’on. Sergio Blasi Consigliere Regionale Puglia, Componente Commissione V (Ambiente – Assetto ed utilizzazione del territorio), Componente Commissione VI (Politiche comunitarie – Lavoro – Formazione), membro dell’Istituto “Diego Carpitella” che coordina l’attività organizzativa ed artistica della Notte della Taranta di cui è stato l’ispiratore; il dott. Elio Paiano Direttore Centro Educazione Ambientale CEA “Terre di Enea”,
il Presidente di Coldiretti Lecce ing. Pantaleo Piccinno, la dott.ssa Caterina Mosca Referente dell’Associazione “Anteas Volontariato e Promozione Sociale” di Lecce, il dott. Rocco Melcarne Dirigente Medico Psichiatra ASL Lecce 1, dott.ssa Caterina Renna Responsabile Scientifico del “Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare, Dipartimento di Salute Mentale – AUSL Lecce 1 Associazione scientifico-culturale – ONLUS Salomè, Prof.ssa Silvia De Mitri Istituto Alberghiero di Otranto, la prof.ssa Giuseppa Antonaci Presidente dell’ITS IOTA Sviluppo Puglia – Istituto Tecnico Superiore Regionale della Puglia per lo Sviluppo dell’Industria dell’Ospitalità e del Turismo Allargato; Pierpaolo De Giorgi Filosofo, Ricercatore, ed Etnomusicologo italiano.
IL TAVOLO TECNICO DI GIORNO 22 APRILE
Insieme ai sottoscrittori hanno animato il tavolo tecnico di giorno 22 Aprile le Manager della Dieta Mediterranea, Sostenibilità Ambientale e Sicurezza Alimentare dott.ssa Eleonora Cafiero, Responsabile Funzionale e Coordinatrice del Dipartimento di Euro progettazione Fondazione “Paolo di Tarso” e la dott.ssa Silvia Lanzafame Referente Dipartimento Giovani e Diritti Umani Fondazione “Paolo di Tarso”; la dott.ssa Matilde Ferraro Referente Cooperazione Internazionale e Dipartimento Euro progettazione Fondazione “Paolo di Tarso”,
la dott.ssa Barbara Guida Referente per la Puglia Dipartimento di Euro progettazione Fondazione “Paolo di Tarso”, l’arch. Concetta Aieta Referente Associazione Borgo dei Mestieri e Associazione San Benedetto Abate di Cetraro, l’avv. Maria Rosalba Bernaudo delle Relazioni Esterne della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”, Rocco Avantaggiato Masseria Sant’Angelo Corigliano D’Otranto, il Sindaco della Città di Specchia il dott. Rocco Pagliara.
Numerosi i messaggi giunti da Istituzioni ed Enti che hanno richiesto di aderire alla BIENNALE e sottoscrivere il Manifesto della Costituente.
MOMENTI DELLA COSTITUENTE DELLA BIENNALE DELLA DIETA MEDITERRANEA
L’APP DELLA DIETA MEDITERRANEA “MDIET”
In occasione della Costituente è stata mostrata l’APP della Dieta Mediterranea “MDiet” (www.mdietapp.it), realizzata dalla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” nell’ambito del periodo relativo ai preparativi della Costituente della BIENNALE. L’applicativo è stato presentato in collaborazione con la MACTT di Malta, l’1 Febbraio 2017 presso la FAO – ove è tutt’ora in esposizione – dal Governo della Repubblica di Malta in occasione dell’inaugurazione della sua Presidenza del Semestre Europeo e successivamente, il 20 Febbraio 2017, nella sede centrale del WFP- World Food Programme, in occasione della Prima Sessione Ordinaria del Consiglio Direttivo e dell’adozione della nuova Politica per la Nutrizione del WFP.
In questa sede il Direttore Esecutivo del WFP Ms. Ertharin Cousin, ha dichiarato che “questo strumento innovativo è in grado di coinvolgere i cittadini consentendo loro di compiere scelte consapevoli finalizzate all’adozione del corretto modello alimentare proposto dalla Dieta Mediterranea, che consentirà al mondo di porsi ad un passo dall’obiettivo Fame Zero”.
MESSAGGIO VIDEO DEL PROF. ALBERTO FIDANZA – PRESIDENTE ONORARIO DELLA BIENNALE
RELAZIONE DELLA PROF.SSA LUANA GALLO PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE “PAOLO DI TARSO”
La Biennale della Dieta Mediterranea è dedicata ai Diritti Umani al Cibo Sano, all’Acqua potabile, alla tutela dell’Ambiente e alla Pace.
Vi chiederete perché la Fondazione ha ideato un progetto così ambizioso.
Perché la grande sfida della nostra epoca è quella di ricreare un sano equilibrio tra Uomo e Natura.
Oggi, quando ci soffermiamo ad osservare lo stato del pianeta Terra, ci rendiamo conto che i principali problemi della nostra epoca – dall’ambiente all’energia e al cambiamento climatico, dalla salute dell’uomo alla sicurezza alimentare, dal lavoro alla sicurezza finanziaria – non possono essere analizzati e compresi separatamente, ma sono problemi interconnessi e interdipendenti tra loro. Per cui ci vuole una visione olistica, sia a piccola che a grande scala, ovvero sia a livello regionale che mondiale, che ci faccia comprendere come recuperare ciò che l’uomo è stato in grado di distruggere, prima che sia troppo tardi. Nell’evolversi della vita sulla Terra, i paleontologi hanno identificato 5 estinzioni di massa principali, in cui si sono estinti più del 50% delle specie animali. Le stime basate sugli attuali tassi di estinzione, dovuti alla deforestazione e alla distruzione di alcuni habitat, indicano che la Terra è oggi nel pieno di una sesta estinzione di massa. Mentre tutte le precedenti estinzioni sono state causate da fenomeni naturali – esplosioni vulcaniche, glaciazioni o l’impatto di un asteroide – quella attuale è causata dalle attività di una sola specie: l’Homo sapiens, come sostiene il resoconto della Royal Society. Per meglio comprendere l’influenza negativa esercitata dalle attività antropiche sulla natura mi piace citare alcuni brani scritti da Papa Francesco in “Laudato Si’, lettera enciclica sulla cura della casa comune”, perché essi sono lo specchio della realtà che viviamo. San Francesco d’Assisi cantava “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra Matre Terra, la quale ne sustenta et governa et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba”.
In questo bel cantico San Francesco ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi. Dimentichiamo che noi stessi siamo terra. Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora. Ancora, nel capitolo 1° parla di Quello che sta accadendo nella nostra casa: della continua accelerazione dei cambiamenti dell’umanità e del pianeta, dell’esposizione dell’uomo a varie forme di inquinamento che producono effetti devastanti sulla sua salute provocando milioni di morti premature; dall’inquinamento atmosferico causato dai trasporti, dai riscaldamenti, dai fumi dell’industria, all’inquinamento del suolo e dell’acqua, causato dalle discariche di sostanze che contribuiscono all’acidificazione del suolo e delle falde acquifere, da fertilizzanti, insetticidi, fungicidi, diserbanti, pesticidi, e altro ancora, all’inquinamento prodotto dai rifiuti, compresi quelli pericolosi presenti in vari ambienti. Si producono centinaia di milioni di tonnellate di rifiuti l’anno, molti dei quali non biodegradabili: rifiuti domestici, rifiuti clinici, elettronici o industriali, rifiuti altamente tossici e radioattivi. Questi problemi sono legati alla cultura dello scarto, il sistema industriale, alla fine del ciclo di produzione e di consumo, non ha sviluppato la capacità di assorbire e riutilizzare rifiuti e scorie. La terra, casa nostra, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia.
A questo punto interroghiamoci: dove vanno a finire tutti questi rifiuti? Ciò che immettiamo in atmosfera, sul o nel suolo e nelle acque lo respiriamo, lo ingeriamo attraverso i cibi di cui ci nutriamo, oppure lo assumiamo attraverso l’acqua. Papa Francesco parla anche del Clima come bene comune. Siamo in presenza di un preoccupante riscaldamento del sistema climatico a causa delle enormi emissioni di gas serra prodotti dall’attività umana, che stanno determinando dei profondi mutamenti climatici sia a livello locale che planetario, che riguardano l’aumento, in intensità e frequenza, dei fenomeni estremi e comportano anche una grave perdita di biodiversità. Secondo le stime delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale da 7 miliardi nel 2015 si attesterà a 9 miliardi nel 2050, un incremento dovuto soprattutto ai paesi in via di sviluppo. Tale aumento costante della popolazione mondiale porterà ad un ulteriore aumento dei consumi energetici, di aree disboscate per la produzione animale e agricola. (specialmente nei paesi del terzo mondo). Ciò, chiaramente, contribuirà ulteriormente alle emissioni di gas serra. A causa di questa disastrosa situazione, che minaccia la sopravvivenza stessa della specie umana, il tema della sostenibilità della vita sulla Terra è oggi da porre al centro dell’attenzione. Nei primi anni ‘80 Lester Brown ha definito sostenibile una società che è in grado di soddisfare i propri bisogni senza diminuire le risorse delle generazioni future. Queste definizioni di sostenibilità sono esortazioni morali importanti, e ci ricordano la responsabilità di trasmettere ai nostri figli e nipoti un mondo dotato di tante opportunità quante ne abbiamo avute noi. La definizione di sostenibilità ci induce a progettare una comunità umana in modo che le sue attività non interferiscano con la capacità intrinseca della natura di sostenere la vita.
Ecco che nasce il progetto della Biennale che vi stiamo presentando. Esso nasce da una visione olistica che parte dalla crisi ambientale, economica e alimentare globale, incentrata nel provare a recuperare la complessa rete dei rapporti uomo-natura, partendo da quelli che sono i Diritti Umani al Cibo Sano e all’Acqua potabile. Dovremo essere tutti “sentinelle” dei nostri territori per evitare di coltivare su terreni inquinati, si dovrà andare verso forme di agricoltura sostenibile che ci forniscono cibi non contaminati, utilizzare i prodotti della Dieta Mediterranea e il suo stile di vita, riconosciuto dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’Umanità. Ciò aiuterà a contrastare le Malattie non Trasmissibili che purtroppo sono in aumento, svilupperà sane economie per i nostri giovani, sarà volano di promozione dei territori, con l’impegno di costruire una società che si ispiri alla legalità e al dialogo.
RELAZIONE DEL DOTT. ANGELO FAGGIANO – SEGRETARIO GENERALE FONDAZIONE DIETA MEDITERRANEA OSTUNI
A nome del prof. Gaetano Crepaldi Presidente della Fondazione Dieta Mediterranea (FMD) e del suo Direttore Stefania Maggi, un cordiale saluto ai rappresentanti delle Nazioni Estere presenti, ai rappresentanti delle Istituzioni, ai relatori ed al gentile pubblico; un sentito ringraziamento alla Fondazione “Paolo di Tarso” ed ai suoi rappresentanti per l’invito a questa Biennale, del quale siamo onorati. Siamo altresì orgogliosi di poter firmare il “Manifesto” della Biennale la cui valenza culturale e scientifica, rispecchia appieno gli intenti statutari ed i principi etici della FDM. La FDM viene varata nel Dicembre del 2010 quasi in contemporanea all’approvazione da parte dell’Unesco della Dieta Mediterranea (DM) come bene immateriale dell’Umanità e nasce ad Ostuni, nel nord Salento, in quel Sud dove gli alimenti riconducibili allo stile di vita mediterraneo, sono prodotti e radicati nelle abitudini alimentari e nelle tradizioni culturali della popolazione del luogo. In questo territorio, grazie anche al contributo offerto dalla Fondazione, gusto – tradizione – salute e scienza si sono perfettamente integrate con la valorizzazione dei prodotti tipici, con le esigenze di crescita e di sviluppo del territorio.
Obiettivi primari della nostra Fondazione:
- Attività di ricerca e studio sui componenti principali della DM
- Collaborazione, diffusione e patrocinio di progetti innovativi che approfondiscano le conoscenze scientifiche sugli effetti benefici della DM (tra i nostri partner abituali vi il CNR)
- Ricerca in aree di applicazione e di tecniche di produzione agricola innovative
- Attività Divulgativa: diffondere il più possibile la cultura della Dieta Mediterranea
L’interesse verso i problemi legati all’alimentazione non è mai stato così vivo come in questo periodo, data la consapevolezza del legame esistente tra corretta nutrizione, corretti stili di vita e salute. Una corretta cultura alimentare non solo può migliorare la salute di ciascuno di noi, ma anche aiutare a salvaguardare il nostro Pianeta. L’alimentazione non è semplicemente l’espressione di una elementare funzione biologica. Il concetto di alimentazione (o di nutrizione) è un concetto complesso legato a diversi fattori: economici, ambientali, psicologici, usi, costumi, storia di un popolo o di una comunità. In quest’ottica la DM non rappresenta solo un modo di nutrirsi, ma è espressione di un intero sistema culturale improntato alla salubrità, un vero e proprio stile di vita, in grado di coniugare gusto e salute. Ma, nonostante l’attenzione rivolta a questo argomento, dobbiamo purtroppo prendere atto che le abitudini alimentari degli italiani negli ultimi decenni si sono radicalmente modificate (complici probabilmente, anche gli estenuanti ritmi di vita), abbandonando schemi nutrizionali tramandati e vagliati dalla tradizione, a favore di un’alimentazione non consona ad uno stato di salute ottimale (western diet), portando inevitabilmente verso un progressivo aumento di sovrappeso, obesità, malattie cardiovascolari, neoplastiche e dismetaboliche. In questo contesto allora è inevitabile che si renda necessario un intelligente piano di prevenzione attraverso la promozione della cultura di una corretta alimentazione i cui benefici sono conosciuti e dimostrati scientificamente ormai da diversi anni in tutto il mondo.
La Dieta Mediterranea rappresenta un modello a cui si dovrebbe ispirare oramai, tutto il mondo. Per questo, oggi, sottoscrivere questo manifesto significa, per tutti noi profondere un grande impegno, stipulare in tutto e per tutto un patto di amicizia e collaborazione che passi attraverso la condivisione di intenti; senza amicizia e collaborazione non si può condividere. Partecipare a questo impegno significa, anche, avere delle consapevolezze: il rispetto della vita e della dignità umana, il fermo sostegno ai diritti inalienabili dell’uomo, il rispetto dell’ambiente, la voglia di pace. Ebbene sono proprio questi valori che noi abbiamo visto trapelare dal documento che ci accingiamo a firmare e che sosterremo pienamente con un contributo di idee, esperienze e ricerca scientifica, pur nei nostri limiti. La certezza (e non la speranza) è che questo documento nella sua valenza culturale, scientifica ed umanistica (al pari della carta di Milano) potrà coagulare, “mettere in rete” e far collaborare Enti, Fondazioni, Istituzioni, Società Scientifiche, Imprenditori e anche soggetti privati per il raggiungimento degli obiettivi condivisi e sottoscritti. Siamo altresì consapevoli che sottoscrivere questo Manifesto rappresenta una sfida… una sfida culturale o meglio interculturale che è volta al rispetto della Terra e dell’Essere Umano nella sua globalità e da cui far emergere modelli formativi ed informativi in grado di formare, informare e responsabilizzare l’Umanità, così come esplicitamente riportato nella premessa del documento della Biennale che tutti abbiamo ricevuto.
La Dieta Mediterranea, lo stile mediterraneo non è solo paradigma di alimentazione corretta e salutare, è un ricchissimo patrimonio di sapere, risultante dell’incontro di culture, tradizioni, usi, tipici dei popoli del Mediterraneo, diversi ma capaci di esprimere un modello culturale comune; un modello che esprime integrazione, compresenza, convivialità. incontro e tanto altro ancora; un’eredità ricevuta in dono, che noi vogliamo tramandare e garantire alle generazioni future. Ebbene nel suo nome e sotto la sua egida, siamo pronti per questa avvincente e promettente sfida, nell’ottica della promozione di uno stile di vita sano e sostenibile e nella speranza (questa volta sì, speranza) di poter affermare alcuni diritti elementari ma fondamentali per l’uomo: il diritto al cibo sano, all’acqua, ad una vita prospera, libera e dignitosa per tutti, nel segno (e non nel sogno) della pace.
Il cibo non è una questione solo cultura, ma esso è lo specchio del mondo in cui viviamo!
RELAZIONE DEL PROF. LUIGI MARTANO – REFERENTE “PAOLO DI TARSO” PUGLIA
Sono particolarmente contento che da Corigliano d’Otranto, dove ho trascorso 20 anni di impegno professionale, oggi si possa iniziare un percorso virtuoso che, magistralmente condotto dal Team della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso“, possa far diventare centrale nell’economia del Salento la Dieta Mediterranea che, grazie alla Fondazione, acquista i “Sapori del Diritto al Cibo Sano e alla Pace”, ingredienti necessari e indispensabili in un mondo e in un universo, come dice Papa Francesco, considerati più come un’eredità ricevuta dai nostri avi da “consumare”, e non come, invece, un “prestito – dono” dei nostri figli-nipoti da riconsegnare con i dovuti interessi alle future generazioni. Altri, e meglio di me, vi parleranno della Dieta Mediterranea e del Diritto al Cibo Sano e alla Pace, permettetemi, quindi, un gradito ringraziamento al Dott. Fabio Gallo, direttore, e alla Dott.ssa Luana Gallo, presidente, per avermi voluto investire, circa 4 anni fa, di una funzione e di un ruolo quale responsabile per la Puglia della Fondazione; incarico che ho accolto con piacere e con l’auspicio che la capacità di fare RETE , in questa società interconnessa, possa risultare la carta vincente per uno sviluppo economico, sostenibile ed etico del nostro Salento.
E la stessa comunità pugliese dovrebbe essere grata alla Fondazione “Paolo di Tarso” per aver scelto la Puglia come terra “promessa”; poteva scegliere in un ventaglio di 20 regioni partendo dal baricentro della Basilica Santa Maria degli Angeli in Roma e la Fondazione ha fortemente scelto la Puglia e soprattutto il Salento quale terra per scommettere su un’idea antica e forte come quella della Dieta Mediterranea che sia l’UNESCO sia le Nazioni Unite ci consegnano come Bene immateriale da conservare e valorizzare. La mia collaborazione con la Fondazione, in qualità di dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero di Otranto, ha permesso, tra l’altro, in questi ultimi 4 anni di elaborare insieme ai professori e agli studenti una serie di Ricette che raccolgono la Tradizione del Salento, che sono state inserite nell’APP della la Dieta Mediterranea “MDiet“, realizzata dalla Fondazione “Paolo di Tarso”, recentemente esposta presso la FAO e presentata dal Direttore Esecutivo del WFP – World Food Programme. Un modo innovativo e di alto livello per portare nel mondo la tradizione salentina, atteso il fatto che l’applicativo è stato scaricato da decine di migliaia di utenti della rete di tutto il mondo. Una collaborazione innovativa che ci ha consentito di portare nelle scuole la nostra tradizione poiché l’APP viene utilizzata come strumento didattico e dagli stessi studenti nelle loro performance professionali.
Il Salento è la terra delle 100 sagre, tanto apprezzate dai turisti, nelle quali c’è tutto il fervore e la creatività dei Salentini per la valorizzazione dei prodotti tipici locali, ma, stranamente, a nessun comitato è venuta l’idea di dedicare una Sagra alla Dieta Mediterranea e a mio modesto parere, mi permetto di interpretare questa mancanza come un limite culturale delle nostre contrade che accentuano le individualità, i dettagli e si lasciano sfuggire la dimensione organica di fare sistema intorno ad una idea forte che può essere la nostra identità culturale legata alla gastronomia, lasciando ad altri territori queste opportunità. La Costituente di oggi, con un network così autorevole e significativo, può essere l’occasione propizia per ricostruire valori, sviluppo ed economia intorno all’idea forte della valorizzazione della Dieta Mediterranea e al Diritto al Cibo Sano e alla Pace. In questa nostra sfida e battaglia può venirci incontro, anche, l’esperienza esaltante e lungimirante della valorizzazione del Griko, avvenuta in questi ultimi 20 anni, che è diventata la leva strategica per proiettare la Grecìa Salentina nel mondo globale. Ecco perché sono grato al Sindaco di Corigliano D’Otranto, Avv. Dina Manti, per aver creduto e animato questo interessante meeting coinvolgendo giustamente la Fondazione “Notte della Taranta”, l’Unione dei Comuni della Grecìa, l’Associazione dei Borghi Autentici. Un sentito e fraterno ringraziamento al Dott. Ioannis Coutsandreas, per il suo impegno infaticabile per creare ponti tra la Grecia e i Paesi della Grecìa Salentina creando progettualità apprezzata anche dall’Europa come si è potuto sperimentare in occasione della presentazione dei risultati del progetto COMENIUS REGIO.
Accanto alla valorizzazione della Dieta Mediterranea la collaborazione con la Fondazione “Paolo di Tarso”, ha permesso anche di sperimentare l’uso delle nuove tecnologie per far conoscere ed apprezzare attraverso una grande opera di digitalizzazione, attuata dal Dipartimento di Fotografia della Fondazione, generosamente dedicata ai Sindaci e alle loro comunità. Anche qui a Corigliano D’Otranto la nostra Fondazione ha voluto contribuire al prestigio dei suoi Beni Culturali digitalizzando il Castello che oggi possiamo già insieme ammirare, così come scorci ed angoli del Salento quali Otranto, Roca, Specchia, Acaya, già confluiti nel DIGITAL CULTURAL HERITAGE MUSEUM che la Fondazione ha realizzato per promuovere il Patrimonio Culturale dell’ITALIA EXCELSA. Un modo intelligente per promuovere la tradizione culturale, agricola e alimentare insieme a quella del suo Patrimonio Culturale. Un lavoro, promosso in modo sano attraverso i social network grazie alle 9 testate giornalistiche del Gruppo ComuncareITALIA di cui la Fondazione è proprietaria.
Il trend positivo nel settore turistico registrato in questi ultimi anni può essere mantenuto ed incrementato con una saggia programmazione e valorizzazione della nostra identità culturale e promozione del nostro territorio fatto di antichi DOLMEN e MENHIR, di Centri storici fascinosi, di valori autentici di accoglienza che possano coniugarsi bene alla nostra sana Dieta Mediterranea da reinterpretare come corretta alimentazione di VALORI.
IL CASTELLO DE’ MONTI DI CORIGLIANO D’OTRANTO SEDE DELLA COSTITUENTE DELLA BIENNALE
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