Introduzione a cura di Fabio Gallo
I 40 anni di sacerdozio Mons. Renzo Giuliano non voleva proprio festeggiarli. Nel senso che, come al suo solito, voleva evitare lustrini e luci colorate che non ha mai amato. Ma, dopo 40 anni di sacerdozio è facile immaginare quanto affetto, ad un sacerdote che ha dato tanto, si riversi non solo nella Chiesa ove amici Sacerdoti e Laici si uniranno in preghiera, ma anche in Rete.
La rete, internet, è una grandiosa invenzione per mille motivi ma per uno in modo speciale: in rete la gratitudine può essere eterna e diventare testimonianza. Ed io, a nome mio e di tanti, davvero tanti, desidero ringraziare quest’uomo speciale, il Sacerdote, l’amico, un fratello. Quando nel 1999 un caro sacerdote del Vicariato di Roma chiese a Don Renzo Giuliano, monsignore come lui, di accogliermi, ero considerato uno storpio dalla società. Tutti mi avevano abbandonato. Don Renzo mi accolse ancora tremante per le ferite che mi consumavano anima e corpo, nel grembo caldo della Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma – Chiesa dello Stato – ove negli anni mi spogliai degli abiti infelici per rivestirmi delle pagine dei Vangeli e della dignità cristiana.
Avevo dimenticato di essere stato battezzato ma li, innanzi a quello del Maratta che decorava l’Altare maggiore, compresi quale grande valore avesse quella cascata che mi parlava e giorno dopo giorno mi ridava la vita: una vita nuova. Quel giorno non distante da quello nel quale avevo pensato di togliermi la vita, compresi che Dio non mi aveva abbandonato, anzi, mi aveva adottato e invitato alla sua tavola tra i suoi Apostoli per assegnarmi un compito. Si, il compito di proteggere la sua casa. Difficile dire solo un grazie a Mons. Renzo Giuliano per i suoi 40 anni di sacerdozio. Non ne sarebbero sufficienti mille e neanche diecimila. Allora, caro Don Renzo, insieme a tutti coloro i quali oggi lavorano e combattono in questa vita nelle schiere di Cristo e che grazie a te sono diventati Donne e Uomini di buona volontà, ti dedichiamo non un canto, non una danza, non suoni, non feste e luci colorate, ma il nostro Grande Silenzio. Quello che scaturisce dalla contemplazione di questo momento che ci unisce nella nostra solita semplicità, se pur non sempre tutti vicini, in una unica, grande, meravigliosa famiglia. Grazie, Don Renzo. Facile è leggere il Vangelo, difficile attuarlo. Tu lo hai fatto. Noi ne siamo testimoni innanzi a Dio Padre. Auguri. Prega per noi, noi preghiamo per te. Pregeremo perché San Giuseppe dei Falegnami e San Francesco di Paola intercedano presso il Cuore Immacolato di Maria ove domani, fra 100 anni ancora, troverai il nostro “grazie” sotto forma di opere di bene.”
20 ANNI DI FEDE, ARTE E SCIENZA. A CURA DELL’AVVOCATO GIANNI BORRELLI
Il felice incontro con Don Renzo Giuliano, da poco insediatosi come parroco nella Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, fu favorito dal comune amico Armando Gianni Trapani, e risale all’ormai lontano 1992. La scarsità di parrocchiani, essendo la chiesa circondata per lo più da uffici, indusse il sacerdote a richiedere la collaborazione di persone fidate perché si attivassero a portare amici ed a far riscoprire la bellezza della basilica. Il mio amico ed io offrimmo la disponibilità, compatibilmente con gli impegni di lavoro, per cui iniziò una fattiva collaborazione che sfociò nella costituzione di una associazione denominata “Omnia Homini“; presieduta dal prof. Carlo Casciani che apportò, con grande disponibilità, il suo valido contributo, sia come persona che come medico.
IL PREMIO MICHELANGELO – ALLA RICERCA DI DIO NELL’ARTE
Iniziarono così diversi eventi culturali, di alto spessore divulgativo, tant’è che vi parteciparono anche molti componenti delle Istituzioni, compreso il Ministro di Grazia e Giustizia dell’epoca. La nostra ristretta collaborazione veniva poi allargata anche ad altri amici, tra essi il generale Scano, il Dott. De Biase, la Dott.ssa Cervelli, il Dott. Maturo, il Prof. Gugliuzza, il Dott. Cesare Palandri, team che si appalesò vincente, sempre grazie alla disponibilità ed intelligenza di Don Renzo Giuliano che, sulla base della pregressa esperienza ben conosceva l’animo umano ed era quindi certo, che tutti noi avremmo tutelato al massimo la dignità della Chiesa e quindi anche la Sua onorabilità.
Sopraggiungeva, poi, a proposito e nel momento migliore, anche la perspicace proposta del Dott. Fabio Gallo che, conosciuto da don Renzo, ne intuì le grandi capacità, per cui aderì alla costituzione nella basilica del “Premio Michelangelo” la cui presidenza venne all’unisono affidata al maestro Ennio Morricone per cui il riconoscimento divenne subito ambito tanto da essere appellato dalla stampa come il premio della capitale.
Così con la sapiente regia del Dott. Gallo, supportato dalla valente dott.ssa Eleonora Cafiero, il premio arricchito dal coro della Basilica diretto dal maestro Osvaldo Guidotti e nobilitato dalla scultura della Pierangelini Recchioni venne consegnato per ben dieci anni sul palco eretto nella basilica ad artisti del livello di Goffredo Petrassi, Umberto Mastroianni, Mario Luzii, Renzo Piano, Carlo Lorenzetti, Sergio Zavoli, Luciana Savignano, Daniele Gatti, Turi Ferro, Virna Lisi, Alberto Sordi, Arnaldo Pomodoro, Dante Ferretti, Ugo Attardi, Gillo Pontecorvo, Luigi Squarzina, Ettore Bernabei e Sergio Castellitto.
Il premio fu poi nel corso del tempo esteso anche alle Istituzioni che resero il riconoscimento ancor più prestigioso. Trascorsi ormai dieci anni, si constatò che la formula iniziava ad essere obsoleta, per cui don Renzo di comune accordo con tutti, decise di porre fine al premio, cui seguì per altri dieci anni il Salotto di Conversazione, associazione culturale supportata anche dalla insostituibile presenza del vice parroco Monsignor Giuseppe Blanda che con grande maestria informatica non solo rivide il sito della basilica dandole il giusto risalto, ma riuscì a dare maggiore visibilità all’associazione ed ai numerosi eventi teologici filosofici che venivano organizzati e si dibattevano anche con persone non credenti sensibili a tali argomenti con le giuste precisazioni del parroco.
LA FONDAZIONE CULTURALE “PAOLO DI TARSO” TRA ARTE, FEDE, SCIENZA E DIRITTI UMANI
Nella primavera del 2003 nasce la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” con il fine di attuare nella società civile l’esperienza acquisita dai gruppi di lavoro in Basilica. I Giovani con le loro speranze e le energie propositive e positive sono il cuore della Fondazione. Ad essi, al loro presente e al loro futuro, guarda la mission statutaria della “Paolo di Tarso” indirizzata con intelligenza evangelica da Mons. Renzo Giuliano. Con l’istituzione della Fondazione “Paolo di Tarso” Mons Renzo Giuliano ha voluto riunire i Laici, fedelissimi al Papa, che lo hanno affiancato per farne dono al futuro della Basilica e, come lui stesso ha più volte affermato, al mondo.
Quel mondo che a Roma, in Piazza della Repubblica, inizia appena un passo fuori dai Portoni della Basilica. Anche questi, un tempo semplice legno decoroso ma totalmente inespressivo, grazie al sodalizio costante alimentato da una sana politica del “fare”, oggi è decorato dalla bronzea scultura del Grande Igor Mitoray.
Nell’ambito delle sue diverse attività istituzionali che hanno preso corpo lungo i 14 anni della sua presenza, la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” lavora alla diffusione di quei principi, ispirati dalla Dottrina sociale della Chiesa Cattolica, che uniscono i Popoli, così come la storia della civiltà cristiana dimostra attraverso una testimonianza di secoli nell’Arte, nella Cultura, nelle Tradizioni più vive e lungimiranti.
La Fondazione ‘Paolo di Tarso’ è costituita da laici impegnati nelle diverse missioni della vita, negli ambiti che spaziano dalla famiglia alle professioni, dal vivere sociale al vivere internazionale. Questi laici, seguiti in un cammino spirituale da Sacerdoti cattolici, come riferisce la stessa denominazione, si lasciamo ispirare dal forte ed universale annuncio e temperamento dell’Apostolo delle genti, San Paolo, acquisendo in modo molto intenso e particolare la passione per la ‘comunicazione; questa attività del ‘comunicare’ viene svolta con propri strumenti telematici i quali sostengono e promuovono programmi etici che salvaguardano ed arricchiscono la coscienza del rispetto dei diritti umani umani in generale e all’accesso al Cibo Sano e all’Acqua potabile in particolare.
Ciò, con l’istituzione di un appuntamento a carattere Biennale che, per il suo fine etico, sta unendo Istituzioni pubbliche e privato e Nazioni. In un tempo di crisi internazionale da tutti vissuta, soprattutto a motivo della mancanza o perdita dei valori di base del convivere umano, la Fondazione si è costantemente aperta oltre la sua sede naturale romana, capace in questa prospettiva senza barriere di contribuire allo studio ed allo sviluppo di Progetti che si supportano di una esperienza più che decennale di ascolto e di servizio.
40 ANNI AL SERVIZIO DELLA CHIESA DI ROMA
Don Renzo Giuliano, del clero romano, è stato Ordinato presbitero dal Cardinale Vicario Ugo Poletti. L’esperienza ed il servizio ministeriale di vicario parrocchiale si sono svolte presso le popolose e grandi parrocchie romane di S. Silvia, di Gesù Divino lavoratore, di S. Ippolito. Presso il Centro pastorale per la santificazione ed il Culto del vicariato di Roma ha trascorso numerosi anni di impegno liturgico. Ha soggiornato presso la Rettoria di San Teodoro per il completamento degli studi all’Istituto liturgico di S. Anselmo all’Aventino. La fiducia del Cardinale Poletti lo ha chiamato, in prima nomina, alla responsabilità di Parroco della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, dove ha lavorato per ben 22 anni, lasciando una profonda traccia di intensa, viva e creativa attività spirituale e culturale, illuminato dalla costante e matura collaborazione di moltissimi laici.
Parroco per tre anni a Stella Matutina, gli è stata ora affidata la Rettoria di San Giuseppe dei falegnami al Foro romano per collaborare alla pastorale del Centro storico della Città.
Con Gratitudine,
Giovanni Borrelli
Fabio Gallo
Eleonora Cafiero
Luana Gallo
Viviana Normando
Stella Bottai
Anna Maria De Rose
Silvia Lanzafame
Francesco Gallo
Alfredo Gallo
Iole Reda
Tommaso Gallo
Andrea Presutto
Marco Angelotti
Luigi Martano
Matilde Ferraro
Barbara Guida
Gian Luca Fino
Daniela De Rose
Angelo Gangi
Anna Corapi
Antonietta Mezzotero
Antonella Gatti
Stefania Cafiero
Cinzia Filice
Rodolfo Folliero
Corrado Di Mauro
Michele Montalto
Roberto Ormanni
Rosa Santi
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