Chi come noi aveva previsto la sostituzione dell’Imu con un’altra tassa non si era sbagliato di molto. E’ di oggi la proposta del viceministro all’Economia Baretta di rimpiazzare dalla prossima rata l’imposta sulla casa con una service tax e così il cittadino ancora una volta è servito. Il governo di re Tentenna Letta continua a rinviare decisioni che mettono in difficoltà famiglie e imprese. Se un imprenditore volesse investire un ricavo nel dubbio lo conserverebbe. Aumenterà o no l’Iva? Ci saranno ancora o no soldi per la Cig? Nell’attesa quei pochi spiccioli da investire meglio conservarli per tempi migliori, e così l’economia stagna sempre più. Insomma, avere un governo che non decide o non averlo, a quanto pare, è più o meno la stessa cosa. E’ peggio, invece, avere un governo che non decide e che potrebbe cadere da un momento all’altro solo perché un partito non si impegna solennemente a salvare da una sentenza di condanna il leader del partito alleato. Un teatrino che, francamente, gli italiani non meritano. Eppure di decisioni da prendere ce ne sarebbero eccome: lavoro, aiuti alle imprese, esodati e welfare, esattamente quello di cui questo esecutivo non parla.
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Era tutto previsto, il governo pensa di sostituire l’Imu con un’altra tassa
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