Si chiama Martina Senatore e ha 12 anni, e come molte bambine scruta nelle sue giornate per trovare il suo interesse. Interesse per piccole cose. Cosa vuoi, una bambina di 12 anni pensa e fa solo piccole cose. Sicuro? E invece ci sono bambine che a 12 anni riflettono in piccolo le grandi cose. Quelle che non stanno molte volte nella testa dei grandi. Martina ha partecipato ad un concorso di poesie della sua scuola e come tante bambine affronta la questione con assoluta semplicità. Ma poi nel leggere le poesie dei bambini ci si accorge che tutti dicono qualcosa ma, tra tutti, c’è qualcuno che porta una luce speciale nel proprio cuore. Martina ha scelto di scrivere una poesia che riflette un termine difficile, affrontato dai grandi Dottori della Chiesa e dai maestri delle religioni: il “Prossimo”, lo stesso prossimo indicato da Cristo quando dice “ama il prossimo tuo come te stesso”.
Martina ama il suo prossimo come se stessa e finisce per condividerne il cammino. Vogliamo dire a Martina che certe Poesie non riescono proprio a stare solo nei concorsi e nelle scuole semplicemente perché è giusto che siano ovunque, per tutti. Per noi Martina ha già vinto il suo concorso perché “il prossimo” ha un’anima e un cuore, ascolta, vede e alla fine ci aiuta a comprendere che così facendo, amandolo, abbiamo scoperto di essere Ambasciatori di Pace. Come Martina. Brava.
Il mio Prossimo
Ti vedo nel pianto di un bambino,
nei soldati senza patria,
tra i bambini senza scuola,
tra la gente senza tetto
io vedo te, il mio prossimo…
Tu che non sei più capace di sognare
prati verdi e aquiloni
tu che hai bisogno di amore
ma nel tuo cuore c’è solo dolore.
Vedo te, il mio prossimo…
ti vedo in chi ha sete di libertà
attraverso gli occhi di chi non smette
mai di credere
che il mondo può migliorare,
negli occhi di chi non smette mai di sperare
che un giorno la sua vita possa cambiare.
Vedo Te, il mio prossimo…
Manca qualcosa, una mano tesa
che come un raggio di sole
possa illuminare la tua vita.
Ora vedo me
che non apprezzo niente
e tu che molto non hai, apprezzi ogni battito del cuore,
ogni respiro,
ogni carezza.
E adesso vedo noi due
che piano piano ci arricchiamo
ognuno un po’ dell’altro
Regalandoci piccole gioie che ci fanno crescere e sorridere
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