Torna sulle scene del Teatro di Roma la nuova versione de I masnadieri di Friederich Schiller diretta da Gabriele Lavia con una compagnia di soli giovani attori. Quasi trent’anni dopo una celebre trasposizione andata in scena al Teatro Eliseo (interpretata da Umberto Orsini, Monica Guerritore e lo stesso Lavia), il direttore riscopre la feroce vitalità dell’opera giovanile più violenta e disillusa del celebre poeta romantico, portandola in scena nel “suo” Teatro Argentina, dopo un grande successo registrato lo scorso autunno al Teatro India. Un nuovo allestimento che aggiorna i volti degli attori ma anche il contesto, spostandosi dai villaggi e dalle foreste della Selva Boema del Cinquecento agli spazi apocalittici di una metropoli anonima e suburbana della contemporaneità. In questo nuovo contesto, Sturm und Drang non è più tanto il titolo di un movimento culturale, quanto la tag evocativa di un grande graffito posto sul fondo della scenografia. Davanti ad esso si muovono i nuovi giovani masnadieri, banda armata vestita come i ribelli informatici di Matrix, guidata dal carismatico Karl Moor, determinato a scardinare le istituzioni sociali e colpire i centri del potere economico attraverso gesti eclatanti e violenti. “Dietro” tutti, agisce invece il più giovane fratello di Karl, Franz, invidioso manipolatore che ha messo in atto un progetto per far diseredare il fratello e usurpargli i patrimoni e la giovane compagna Amalia.
Così, dagli intrighi fratricidi fra un ambiguo rivoluzionario e un “figlio” ideale del Riccardo III shakespeariano, si crea una lenta degenerazione che non potrà che terminare in tragedia. Figlia della sensibilità passionale e della disillusione politica del tardo romanticismo, la storia de I masnadieri viene ripresa da Lavia e riletta in una confezione di ampio respiro, caotica e in un certo senso punk. Al regista interessa sottolineare l’immensa potenza di un testo giovanile pieno di ardore, che dell’ambiguità morale dei suoi personaggi fa un materiale umano incandescente. L’eccesso passionale dei suoi protagonisti rivive così attraverso una messa in scena volutamente eccessiva e barocca, guidata da un gruppo di giovani attori capaci. I tre protagonisti: Simone Toni (Karl Moor), Francesco Bonomo (Franz) e Cristina Pasino (Amalia) muovono pulsioni contrastanti, emozioni tragiche e violente, come se sul palcoscenico si ricreasse un vero “Sturm und drang” postmoderno.
I masnadieri è in scena al Teatro Argentina.
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I masnadieri di Gabriele Lavia tornano al Teatro Argentina
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