Assisi entra nelle “ottiche” virtuose della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”

Gli esperti di digitalizzazione di Beni Culturali e Librari antichi della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” tornano ad Assisi, questa volta con lo scopo di attivare una prima campagna di digitalizzazione del suo patrimonio culturale che, a dire di Fabio Gallo, responsabile dell’area progetti, sarà solo la prima attesa l’enorme quantità di segni provenienti dalla storia del territorio. Le tecnologie che hanno consentito la dettagliata dematerializzazione dell’archivio di Musica Sacra del Sommo Pontefice, quello custodito dal Capitolo Lateranense presso l’Arcibasilica San Giovanni in Laterano di Roma, saranno rivolte ad alcuni scorci di Assisi.

Basilica di San Francesco di Assisi

Lo scopo è quello di iniziare un’attività che nel futuro sia in grado di consentire agli utenti della Rete, anche a coloro i quali fisicamente non potranno raggiungere Assisi ed il suo suggestivo territorio, di apprezzarne i contenuti e la storia per il tramite degli strumenti innovativi che oggi integrano il sistema formativo scolastico. La direzione di questa campagna di digitalizzazione è a cura di Fabio Gallo insignito dall’Associazione Assisi Pax International del ramoscello di Ulivo d’argento, segno distintivo che si attribuisce in particolare agli operatori di pace e a personalità particolarmente significative per la Città di San Francesco e Santa Chiara di Assisi.

Assisi: da Sx Padre Giammaria Polidoro, Enrico Tuccillo, Fabio Gallo

“Ogni qualvolta torno ad Assisi per rappresentare l’operato della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”, sono particolarmente attratto dal mistero che l’avvolge insieme a tutto il suo territorio. Credo che indagare il cammino di vita di Chiara e Francesco, anche attraverso una approfondita campagna di digitalizzazione che ci consentirà nel tempo di conoscere i luoghi e come essi siano cambiati negli anni, ci consentirà di appropriarci in maniera più responsabile del significato che questo straordinario territorio ha nella storia e per il futuro nel quale l’Arte e la Fede con la grande Bellezza che ne è espressione tangibile in Assisi, possano essere fautori di dialogo di Pace”.

Fabio Gallo – ricordiamo – è fondatore della “Città della Pace”