Gremito di presenze il Cybertech Europe, punto di riferimento annuale dell’innovazione e tecnologia, a Roma, nel Palazzo della Nuvola. Non è potuta mancare la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”, con il suo staff, guidato in questa occasione da Emanuele Ferrara, accompagnato da Filippo Del Bufalo. Ed è così che nel luogo del Cybertech, networking globale, leader nel settore della cybersecurity, vi sono stati molti eventi, con rappresentanti ed istituzioni autorevoli, che hanno unito diversi settori dal mondo: da Tel Aviv a New York, da Roma a Dubai, a Tokyo e oltre. Una destinazione ideale per creare connessioni commerciali e rimanere aggiornati sugli ultimi progressi tecnologici, sulle sfide e sulle soluzioni.
La Fondazione “Paolo di Tarso”, proprietaria anche di CalabriaExcelsa.it, il primo Museo digitale in Italia, di recente accreditato al Sistema Museale Nazionale del Mic, non è nuova alle sfide tecnologiche, che porta avanti sempre con ardore, tenacia, professionalità e competenza, partendo dall’istituzione di un proprio standard di eccellenza nella digitalizzazione dei beni culturali. Un occhio e una presenza attenti al Cybertech Europe sono stati doverosi. Qui si sono presentate le pietre miliari nel panorama dinamico della Cybersecurity, con la proposta di soluzioni all’avanguardia, sfide emergenti, che inevitabilmente impattano con la nostra quotidianità.
Emanuele Ferrara accompagnato da Filippo Del Bufalo – Per la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”
In prima fila tanti attori e stakeholders del sistema Italia provenienti da tutto il mondo tra cui: Leonardo al centro, quindi, Google Italia e ad esempio, Telsy, Accenture, Cynet Security, Fortinet, XSoc, ManageEngine, ESET, a Tim Enterprise Brand, Crowsteike, Lutech, Splunk a Cisco Company, Paloalto, Gruppo S3K S.p.A., The Security of Third Millennium, partner ideale per la Digital Trasformation, con Fabaris S.p.A..
“È stata una manifestazione che ci ha arricchito – ha dichiarato Emanuele Ferrara – dove abbiamo incontrato tanti professionisti del settore, interagendo con vari Specialist della Cybersecurity. Anche quando si rappresenta in modo esclusivo la Bellezza del patrimonio culturale italiano nel mondo, come recentemente capitato alle piattaforme della nostra Fondazione, si è soggetti ad attacchi importanti e, in risposta, ci si interfaccia con il mondo della Cybersecurity, che oramai fa parte della quotidianità, dello studio e del lavoro di tutti noi. Avere come punti di riferimento – prosegue Emanuele Ferrara – la Fondazione “Paolo di Tarso” e aziende che lavorano ad altissimo profilo per il bene comune e per un futuro migliore per noi giovani è determinante, fa e può fare la differenza.
Ad esempio al Cybertech Europe c’era anche DIGITAL VALUE S.p.A., la Holding a totale capitale italiano, con cui la Fondazione “Paolo di Tarso”, ha già condiviso la partecipazione al We Make Future di Bologna e con la quale è in corso una convenzione di intenti e progetti sul futuro digitale, a tutela del patrimonio culturale italiano”. DIGITAL VALUE è stata rappresentata dalle sue figure professionali e manageriali in presenza fisica, come da Bouchra Tinbihi Key Account Manager per il Public Sector e in connessione con i loro principali Partner tecnologici.
Soddisfatti il Presidente della Fondazione “Paolo di Tarso” Viviana Normando e il Segretario Generale Fabio Gallo, ideatore dei progetti della stessa Fondazione e autore del primo Museo Digitale Italiano CALABRIAEXCELSA, accessibile a tutti gratuitamente e animato da una mission etica: garantire il diritto allo studio e alla conoscenza, in modo speciale a chi non potrà mai viaggiare liberamente come i diversamente abili e che si pone in rete come strumento di contrasto alla povertà educativa finalizzato all’inclusione sociale ma anche. Dunque, “un vero e proprio punto di svolta e apertura verso nuovi pubblici, in particolare le fasce sociali tradizionalmente escluse dai consumi culturali“.
CALABRIAEXCELSA ha inoltre tra i principali obiettivi quello della valorizzazione, conservazione, e tutela da calamità naturali del Patrimonio Culturale. Non dimentichiamo che a Roma, nei Fori Imperiali, è stato possibile ricostruire il prezioso soffitto ligneo della chiesa di S. Giuseppe dei Falegnami, grazie alla digitalizzazione, eseguita un mese prima del crollo, proprio dalla Fondazione “Paolo di Tarso”.
Al prossimo appuntamento del Cybertech Europe per fare sempre meglio! Recentemente la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” ha istituito grazie all’interazione con il Comune di Castrolibero, nel suo Borgo antico, la sua sede del “Polo per la Digitalizzazione dei Beni Culturali e Librari”, affidato al Centro di Alta Competenza CONNESSIONI, altro Dipartimento della “Paolo di Tarso”, che ha lo scopo di trasmettere le alte competenze nel mondo della digitalizzazione del Patrimonio Culturale Italiano, al mondo della Scuola e della formazione in genere.
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