la Redazione/
Il problema del settore Cultura, a Cosenza, è diventato un’emergenza che viene da lontano ma che se non risolto avrà ricadute molto pesanti sul sociale e sulla formazione delle nuove generazioni. A discuterne nella Sala Consiliare del Comune di Cosenza, la Commissione Cultura presieduta da Domenico Frammartino, sollecitata dal caso sollevato dal regista Eduardo Tarsia invitato in Commissione che, a mezzo social, ha annunciato la chiusura dell’Officina delle Arti. Annuncio che sta sollevando lo sconcerto del mondo della Cultura e non solo. Il Presidente Frammartino ha chiamato a relazionare anche Fabio Gallo in virtù delle deleghe conferitegli dal Sindaco Franz Caruso. La Commissione Cultura del 6 giugno ha messo a nudo i problemi del Teatro, della Cultura e di chi ha avuto e ha il compito di amministrarli.
Il Teatro di Eduardo che sorge nella Città Storica di Cosenza è tra i più suggestivi del Sud Italia e nei suoi arredi, un tipico salotto della cultura, racconta esperienze e tradizioni grazie alla disseminazione di centinaia di oggetti che richiamano epoche, costume e società. Eduardo Tarsia ha raccontato la storia dell’Officina delle Arti ed i mille sacrifici che ne hanno fatto un simbolo nel mondo della cultura annunciando alla Commissione che a meno di atti concreti, per il Teatro non c’è speranza.
I CONSIGLIERI DELLA COMMISSIONE: USCIRE DALLA FASE PESSIMISTICA DEL DISSESTO ANDANDO OLTRE
Dalle relazioni dei Consiglieri che compongono la Commissione Cultura sono emerse chiare le numerose criticità ed una classe politica alla quale si chiede di creare cose nuove fuori dal perimetro del dissesto finanziario che non può essere una spada di Damocle sulla testa di chi si assume la responsabilità di produrre Arte e Cultura. La seduta, particolarmente animata dagli interventi dei Consiglieri di maggioranza e opposizione ha evidenziato come quella culturale rappresenta solo la cartina al tornasole delle molte criticità che – come riferito da Michelangelo Spataro, non trovano spiegazione essendo note in alcuni casi anche le fonti di finanziamento già disponibili. Ad illustrare possibili soluzioni che tamponerebbero la crisi in atto dell’Officina delle Arti, è stato il Consigliere Francesco Alimena delegato al Centro Storico. A breve – ha dichiarato Alimena – l’Officina delle Arti sarà inserita tra le sedi della programmazione estiva.
FABIO GALLO: SETTORE CULTURA SOTTOVALUTATO E LA GESTIONE E’ UNA “CASBA“
Nel corso del suo intervento Fabio Gallo ha fatto notare che Cosenza, l’Atene della Calabria, non può chiudere Teatri ma solo aprirli. Ha evidenziato le responsabilità della politica negli anni innanzi al dato che su cinque Teatri quattro sono in crisi e alcuni già chiusi. Eduardo Tarsia – ha fatto notare Gallo, è un esempio di resilienza che proviene proprio dal cuore della Città Storica di Cosenza che necessita non solo di riqualificazione urbana, ma sociale e culturale. Nel concreto Gallo ha prospettato tre ipotesi di lavoro: la terza a breve termine, e cioè un calendario di eventi civici per sostenere immediatamente le economie dell’Officina delle Arti; le rimanenti due, una a medio termine, coinvolgendo direttamente il ministro Dario Franceschini chiedendo a chiare lettere il finanziamento di un progetto finalizzato a separare Arte e Cultura dal dissesto finanziario; il terzo, più a lungo termine, l’istituzione di un percorso da istituzionalizzare per sollevare in maniera complessiva l’attenzione nei confronti del settore Cultura in generale con l’istituzione di una Biennale delle Belle Arti che coinvolgerebbe attivamente tutti gli operatori culturali assistiti da un dipartimento progettazione dedicato già pronto a mettersi al lavoro. Fabio Gallo non ha taciuto l’essere totalmente all’oscuro, nonostante la delega di supporto nelle scelte di programmazione indirizzate a rilanciare e valorizzare il Teatro cittadino Alfonso Rendano, affidatagli dal Sindaco Franz Caruso, della programmazione del Teatro Rendano che non risulta neanche pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Cosenza se pur richiesto numerose volte. Un settore, quello dell’organizzazione del Teatro, che ha definito una “casba”. Ciò, per significare che se per davvero si vogliono risolvere i problemi del settore Cultura, bisogna iniziare dalle responsabilità dell’Amministrazione Pubblica che con la nuova amministrazione deve essere d’esempio in quanto a trasparenza e gestione.
FRANCESCO LUBERTO: L’ASSENZA DI UN ASSESSORE ALLA CULTURA PRECLUDE IL CAMBIO DI ROTTA
A chiudere i lavori la riflessione del Consigliere Francesco Luberto. “La situazione che riguarda il settore cultura versa in gravi condizioni. È certamente un problema risalente negli anni che non può essere imputato esclusivamente alla nuova amministrazione, ma che impone serie riflessioni e interventi mirati e responsabili. Ritengo – ha dichiarato Luberto – che il compito di chi governa l’ente non sia solo quello di creare infrastrutture ma anche di stimolare e riempire di contenuti un settore che deve rappresentare il faro per tutti noi. Pur rendendomi conto che il comune di Cosenza è in stato di dissesto finanziario, rilevo che l’assenza di un preposto assessore alla cultura preclude quel cambio di rotta tanto atteso. Non penso sia più sostenibile il “faremo” ragion per cui continuerò incessantemente a stimolare l’amministrazione perché si faccia.
L’OFFICINA DELLE ARTI ENTRA NELL’ECOSISTEMA DIGITALE DELLA CULTURA “METAVERSO COSENZA”
In serata Fabio Gallo ha comunicato di avere sentito il Regista Eduardo Tarsi al quale ha riferito di avere sollecitato il Centro di Alta Competenza CONNESSIONI che digitalizzerà in settimana il suo Teatro. Già nei primi giorni della prossima settimana sarà inserito nell’Ecosistema Digitale della Cultura di Cosenza “MetaversoCOSENZA” che provvederà a promuoverne storia e attualità. “La situazione è grave – ha commentato Fabio Gallo – e, per quanto inerisce le mie deleghe, agirò subito”
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