Situata a nord nella Calabria, al punto più estremo che ne delimita il confine con la Basilicata, sorge la cittadina di Tortora (cs) che oltre a possedere una sua bellezza naturalistica e culturale ha conservato, ancora intatte, importanti tracce delle varie civiltà succedutesi fin dal Paleolitico e nella cui area è stato ritrovato un giacimento preistorico all’aperto, datato a circa 150.000 anni fa e riconosciuto come uno dei più antichi siti preistorici italiani. Quello di Tortora cs è infatti proprio il primo comune della Calabria ad affacciarsi sul Mar Tirreno e che fa da apripista a quella che viene chiamata appunto Riviera dei Cedri, date le numerose, importanti ed eccellenti coltivazioni di cedro diffuse in tutta l’area che arriva sino alla cittadina di Paola, tale territorio prevalentemente collinare è incluso in gran parte nel Parco Nazionale del Pollino.
Il comprensorio di Tortora è suddiviso in tre realtà ben distinte e separate: il centro storico che conta circa 550 abitanti, le frazioni montane con circa 550 abitanti e la marina con circa 4900 abitanti e proprio attraverso l’esposizione museale di reperti storici, archeologici e litici è possibile apprezzare lo sviluppo storico di questo lembo di terra calabrese. Diciamo pure che Tortora è una cittadina che non passa inosservata agli occhi del viaggiatore più curioso e più attento poiché nasconde in sé molteplici anime che la rendono una meta piuttosto ambita, particolarmente caratteristica e nella quale poter degustare la buona cucina calabrese e il buon vino locale.
Non si può dire di aver visitato Tortora senza aver prima fatto un giro per il suo caratteristico centro storico, dove sono presenti numerose chiese e allo stesso tempo non si può saltare una visita al Museo Multimediale di Blanda ma soprattutto occorre visitare il Parco Archeologico nel quale i primi segni di civiltà risalgono proprio al popolo degli Enotri, che dimorò su questo territorio dal VI secolo a.C. al IV secolo a.C. e la loro presenza sul territorio è stata accertata dal ritrovamento di ben 38 tombe con corredi funerari enotri, da una stele litica e da un piccolo centro abitato, nel quale continuano senza sosta le operazioni di scavo che, giorno dopo giorno, continuano a riportare alla luce numerose bellezze esattamente come quelle guidate e appena concluse dal professor Fabrizio Mollo.
Quella di Tortora non è solo una meta suggerita e scelta dagli amanti dell’archeologia e della storia poiché grazie alle sue acque limpide e cristalline, alle sue spiagge da sogno, al suo lungomare ben curato e alle numerose attività ricettive, ristorative e d’intrattenimento, riesce a richiamare numerosi turisti soprattutto tra i più giovani dal momento che il relax e il divertimento è assicurato.
Fonte Blog Buon Gustai di Calabria.it
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