Da almeno un ventennio si parla di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale ai fini della conservazione e della valorizzazione delle Città d’Arte ma ancora nessuno, se non per fini privati, ha mosso un dito, contravvenendo le linee direttive auspicate dall’Europa e dal Governo Italiano. La verità, probabilmente, risiede nel fatto che attivare una campagna di digitalizzazione serie, ha costi esorbitanti e richiede capacità tecniche ed esperienze tali, da scoraggiare chiunque. E’ strano dirlo ma, come ha affermato il Direttore Generale del MiBACT nel convegno “Destination Greenitaly – Modelli di Governance dalle Alpi al Mediterraneo – Intelligenze per il futuro” (vedi QUI), l’Italia, nonostante la consapevolezza di essere nel mondo il Paese dotato di maggiore Patrimonio Culturale motivo di attrazione per il Turismo internazionale, non aveva mai pensato di dare vita ad un meccanismo che potesse governarlo e gestirlo per il bene del Paese. E per farlo, bisogna essere forti e competitivi in termini di contenuti digitali di alto livello, in grado di suscitare attrazione e interesse soprattutto in Rete, il luogo ove oggi ci concentrano le masse che determinano attraverso la scelta delle destinazioni, l’economia.
In tal senso la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” (www.paoloditarso.it) che da 14 anni si occupa con successo di digitalizzazione e valorizzazione del Patrimonio Culturale, ha promosso un deciso passo conducendo da anni una corposa campagna di virtualizzazione dell’inestimabile Patrimonio Culturale italiano. Un lavoro meticoloso che oggi volge la sua attenzione al Mezzogiorno d’Italia. E’ così che Sicilia, Calabria e Puglia, sono diventate oggetto di attenzione delle prestigiose ottiche fotografiche della “Paolo di Tarso” che, dopo avere digitalizzato la Capitale, le principali Città italiane e il più celebre Archivio di Musica Sacra al mondo, quello della Papale Basilica San Giovanni in Laterano di Roma, ha pensato di dedicarsi al Sud per sostenere il lavoro dei Giovani.
Anche l’inestimabile Patrimonio Culturale della Puglia si pone innanzi ai Fotografi della Fondazione. Questa volta seguendo la linea editoriale che simula un viaggio nella Memoria. L’idea nasce nel corso di un viaggio di Fabio Gallo in Puglia, precisamente ad Otranto, in occasione di alcuni incontri nell’Istituto Alberghiero della nota perla del Salento, con il quale la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” condivide oggi un Protocollo per l’attuazione della Biennale della Dieta Mediterranea per il Diritto Umano al Cibo Sano e alla Pace (www.biennaledietamediterranea.it), un progetto olistico nato per creare nuovi ambienti di lavoro in un contesto di sviluppo e legalità di cui è partner anche il Comune di Otranto.
Il Progetto le cui motivazioni etiche hanno trovato condivisione di Governi del Mediterraneo e non solo, è finalizzato a creare opportunità per i Giovani nel Sud, anche attraverso l’incentivazione alla cooperazione internazionale tra Mezzogiorno d’Italia e Paesi del Mediterraneo che condividono millenni di storia e contaminazioni. La Dieta Mediterranea, infatti, come recita l’UNESCO che l’ha proclamata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, non è solo Cibo, bensì un bagaglio di tradizioni che giungono a noi ricca di 10 mila anni di storia.
L’Idea di digitalizzare la Puglia partendo dalla Città di Otranto e dal Salento è emersa dai reiterati colloqui sui temi della cultura salentina intercorsi tra l’ex Dirigente Scolastico dell’Alberghiero di Otranto Prof. Luigi Martano e Fabio Gallo che della Fondazione che porta il nome dell’Apostolo delle Genti e nasce nella michelangiolesca Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma, dirige Area progetti e Rapporti con le Istituzioni. Nel 2005 Fabio Gallo ha fondato il Dipartimento di Fotografia che ad oggi, grazie a importanti sacrifici personali di una élite di creativi da lui diretti, ha realizzato oltre un milione di immagini dedicate alla Bellezza del Sacro e al Patrimonio Culturale italiano. Così, incoraggiata dal Dirigente Scolastico, la Fondazione si è moralmente impegnata a digitalizzare i maggiori attrattori culturali della Puglia, partendo proprio da Otranto. Ciò che sta accadendo non è poco. Infatti
Fabio Gallo è tra i massimi esperti di fotografia italiani. Le sue Immagini fotografiche sono considerate capolavori d’Arte visuale e non a caso godono di stima peritale dell’Esperto del Giudice del Tribunale di Roma che le quota sino a bene ottomila Euro a singola opera fotografica (Cronologico 012789 del 31 Ott. 2003) .
Oggi, grazie a questo lavoro che comporta non pochi sacrifici, non essendo tra l’altro finanziato da alcuno, è già possibile ammirare alcune di questa immagini anche in Visite immersive (Virtual Tour) dedicate ad Otranto, Specchia, all’Area Archeologica di Roca Vecchia, al Castello di Acaya e molto altro. In questo redazionale abbiamo la possibilità di pubblicare alcune anteprime in sola chiave fotografica. Presto la Fondazione presenterà ufficialmente proprio ad Otranto la prima parte di lavoro svolto perché esso venga messo a disposizione dei Giovani.
Premiata, quindi, l’idea del Prof. Luigi Martano che ha visto nel potenziale impegno degli strumenti e delle esperienze della Fondazione, una importante opportunità per i Giovani che, proprio grazie ai contenuti digitali, potranno investire le loro sane energie nella promozione del settore Turismo e Ospitalità. I contenuti digitali, è noto, sono la nuova frontiera del Turismo ormai quasi totalmente gestito per via telematica in rete. Ambiente nel quale vige la regola del “meglio visualizzato, meglio venduto”.
“Sono un devoto di San Francesco di Paola – ha dichiarato Fabio Gallo. Il giorno in cui per la prima volta mi recai in visita all’Alberghiero di Otranto, mi resi conto che l’ingresso era situato in Via San Francesco di Paola n° 1. Vidi in questa coincidenza un segno che trovò conferma nell’eroicità dei sacri martiri otrantini, oggi tutti canonizzati da Benedetto XVI, che meritano tutta l’attenzione degli uomini di cultura, per l’esempio che con il loro sacrificio non casuale ma meditato e voluto dagli stessi, hanno dato al mondo intero.
Quando poi – continua Fabio Gallo – il Prof. Luigi Martano condusse me e altri componenti della Fondazione “Paolo di Tarso” nel luogo ove gli ottocento Martiri furono decollati e vidi che li sorse il convento di San Francesco di Paola, Co-Patrono di Otranto, compresi, da cattolico, che ero stato chiamato a rendere disponibili i miei talenti perché il grande valore di questo patrimonio della memoria potesse essere posto in rete, con il rispetto che esso merita. Ringrazio il prof. Martano e il Sindaco della Città di Otranto Dott. Luciano Cariddi – ci tiene a precisare Fabio Gallo – per avere offerto a me ai miei colleghi l’opportunità di radicare in questa Città che considero sacra, una piccola sede della Fondazione dedicata ai Giovani. Tutto ciò che ho fatto e farò, per cui non risparmierò sacrifici, infatti, sarà loro”.
INFO: Fabio Gallo è esperto di gestione della Conoscenza della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” e da alcuni mesi tra gli Esperti dell’ITST Puglia, l’Istituto di Alta Formazione per il Turismo e l’Ospitalità Allargata, Ente sostenuto e Patrocinato da regione Puglia e MIUR. L’otto di Marzo 2001 per mezzo di lettera a mezzo motociclista il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi si rivolse a lui e al suo gruppo di lavoro salutandoli quali “Ambasciatori della Cultura di Pace per mezzo dell’Arte e della fede..”. Ciò accadeva dopo una nota vicenda giudiziaria nella quale Fabio Gallo si vide coinvolto all’epoca in cui tali accuse sembravano andare di moda ai divi della televisione. Siamo nell’anno 1994 e Fabio Gallo noto Coreografo ed Etoile di RAIUNO condivideva tale destino con uomini come Gianni Boncompagni, Valerio Merola e altri.
In seguito alla sua condanna Fabio Gallo, ritenendola ingiusta anche a causa di attentati ricevuti e gravissime minacce di morte ai testimoni a discarico del suo processo, ottenne giustizia in circa dieci procedimenti giudiziari indetti da vari Tribunali italiani. Il giorno 17 Luglio 2007 anche la Grande Corte di Strasburgo, sulla vicenda che vide vittima di una assurda persecuzione giudiziaria, ha condannato l’Italia, per la prima volta nella storia della Repubblica, per la violazione dell’Art. 10 della Convenzione dei Diritti Umani. Dopo una serie di importanti onorificenze, nell’Ottobre 2015 l’INPEF ha riconosciuto a Fabio Gallo l’attestazione di “Ambasciatore dei Diritti Umani”, con il Patrocinio di Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero degli Affari Esteri. Fabio Gallo ha fondato la “Città della Pace” e la “Carta della Pace” per la Tutela della Memoria, dei Diritti Umani e dell’Ambiente.
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