A cura di Giusy Di Giovanni/
Gianclaudio Aiossa è un biker a 360°. Ma non un biker normale. Gianclaudio è un biker e un Uomo speciale per quello che è, per il suo modo di rapportarsi con il mondo e con la gente e perché riesce a coniugare questa passione con il suo lavoro e i suoi affetti, senza far mancare mai niente a nessuno. Il Viaggio sulle due ruote con Gianclaudio Aiossa è davvero avventura e conoscenza. Parola d’ordine? “Giro del Mondo”. Si, Gianclaudio è uno di quei pochi che fanno il giro del Mondo su due ruote e in solitudine. Anzi, in compagnia del creato.
E’ nato a Caserta nel 1981 e, sin da piccolo trasferitosi a Reggio Calabria, trascorre l’adolescenza nel territorio reggino. Oggi, all’età di 34 anni, racconta come è la sua passione per le moto.
Il nonno di Gianclaudio, Cesare, era nel campo delle due ruote durante gli anni ’40 / ’50 dal momento che era un pilota. Una specie di carattere ereditario che il nonno ha trasmesso al nipote. Gianclaudio ha la sua prima vera moto alla tenera età di 14 anni. Una Cagiva Cocis 50.
Impara ad andare in moto con quella, e più il sentiero e complicato e tortuoso da percorrere, più la grinta e la determinazione spingono il biker a sfidare se stesso. Col passare degli anni, le mete e l’esperienza diventano sempre più lontane e sentite. I primi viaggi in moto sono Nord Italia, poi Grecia, Croazia, e Tunisia. Ma Gianclaudio in questi viaggi sente che manca qualcosa al proprio spirito di avventura, così nel 2012 vi è un cambiamento radicale nell’approccio ai suoi viaggi.
Il 2012 segna l’inizio delle “Imprese” di Gianclaudio Aiossa.
Parte da Reggio Calabria, sempre in moto, per arrivare a Capo-Nord, e ci riesce.
Cosa c’è di strano? Che conclude questo viaggio in sole 56 ore!
Un primato di “endurance” mondiale, poiché, non va mai oltre quelli che sono i limiti imposti dal codice della strada e tiene un passo costante fino alla meta.
La prestazione fisica di Gianclaudio è veramente intensa, il biker in questo viaggio, dosa sapientemente il sonno e la forza, due componenti facilmente gestibili per chi come lui, trainer di Krav Maga (combattimento di natura israeliana), è addestrato ogni giorno a saper controllare lo stress psico-fisico.
Nel 2013 invece, il record-man decide di voler intraprendere un altro tipo di percorso, diverso dal solito asfalto. Si avventura quindi nel vicino deserto del Tabernas. Un deserto spagnolo di 300 mq2, sede di diversi set cinematografici e immerso nel nulla. Un luogo in cui il biker affronta l’afa del clima torrido e l’assenza di punti di riferimento. La moto con cui sfida questo viaggio è Yamaha S.T. 1200, un “bisonte” meccanico. Preparato ad hoc per l’occasione.
Gianclaudio, bisogna ricordare, che viaggia sempre in solitaria, lontano dalla madrepatria, in paesi di cui non conosce quasi nulla, se non la strada e le meraviglie che gli si presentano innanzi.
Dopo il Tabernas, il biker decide di voler cambiare clima e di spostare ancora di migliaia di km la meta. Il 2014 presenta la “Transiberiana da Record”. Un progetto molto ambizioso.
Milano – Vladivostok in soli 13 giorni, attraversando tutta l’Europa e tutta l’Asia.
Un totale di 15.000 km in cui, Aiossa, riesce a tenere l’impressionante media giornaliera di 1135 km. Una vera e propria follia e colpo di genio allo stesso tempo, perché centra il suo obbiettivo il 27 Agosto del 2014, appoggiato da una delle più grandi case motociclistiche, la Yamaha Italia, che gli fornisce una moto, neanche tanto convenzionale ai lunghi viaggi. Anche l’alimentazione è stata curata nel minimo dettaglio in questo viaggio, affinché il biker potesse, sui lunghi tragitti, controllare lo stimolo della fame.
L’impresa di Gianclaudio, oltre a soddisfare la passione personale, ha avuto anche uno scopo benefico: grazie all’Associazione ONLUS “Insieme per l’infanzia” ed altri sponsor, si è potuto supportare il progetto “Friends & Bikers for Africa”, attraverso il quale si raccolgono fondi per la costruzione di pozzi d’acqua potabile a favore dei paesi più poveri e bisognosi del continente Africano.
Date le competenze nel settore motociclistico, anche Honda Italia nel 2015 decide di affidare in prova al biker una delle proprie moto. Una moto molto leggera e versatile. Il record-man ha testato la moto compiendo un tour in solitaria in Islanda.
Parte sempre da Reggio Calabria anche questa avventura, che lo vede attraversare alcune delle maggiori capitali Europee come Berlino e Copenaghen all’andata e Londra e Parigi al ritorno.
L’Islanda è stata raggiunta dopo 8 giorni dalla partenza ed in totale sono stati percorsi ben 12.000 km in soli 24 giorni senza alcun intoppo, con una media di ca. 500 km al giorno. I compagni di viaggio sono stati il gelido vento del Nord, ghiacciai millenari, enormi deserti di polvere lavica e straordinari geyser e vulcani attivi.
Gli appassionati ed i fan seguono Gianclaudio attraverso i maggiori social network ed i siti ufficiali delle Case motociclistiche che lo appoggiano. Inoltre molte sono gli articoli sul web e le riviste settoriali, a tiratura nazionale che hanno pubblicato le sue avventure, come “L’ENDURISTA” (n°25,26,27 del 2013) ed “IN MOTO” (n° 2 Feb.2015). Aiutato sempre da sponsor tecnici, che gli sono rimasti fedeli negl’anni, come i numerosi fan che lo seguono e lo spingono a dare sempre il massimo. Lui lo apprezza tanto.
Chissà cosa riserverà il 2016… Il nostro Long Raider segue sempre la passione per le 2 ruote ed ha sempre un altro sogno nel cassetto da realizzare e condividere con tutti Noi. Forza Gianclaudio!
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