Introduzione a cura di Fabio Gallo – Direttore Editoriale/
Più volte ho trattato l’argomento convinto del fatto che in Italia vi sia una scarsa cultura dell’Intelligence. Un vuoto strategico che dovremmo colmare per non sentirci insicuri, disorientati e, soprattutto, inutili e impotenti. Ancor di più, una scarsa cultura dell’Intelligence, a mio avviso, ci lascia credere che lo Stato non esista e che la nostra Nazione sia davvero in mano a 4 manigoldi che vivono in una sorta di quartiere senza Cristo ove tutto è possibile. Ma tranne rare eccezioni questa forma di acculturazione all’intelligence si svolge in ambienti chiusi e così l’informazione, oggi, svolge un ruolo fondamentale nella promozione del “sapere”, della “conoscenza”, della cultura, in questo caso, dell’Intelligence. Cari Amici, oggi siamo bombardati di notizie, ma un milione di notizie al giorno rendono l’apprendimento troppo orizzontale e scivoloso, non radicato nella ragione che richiede tempo di lettura, approfondimento, meditazione, discernimento.
Glicerio Taurisano oggi ci offre la grande opportunità di “conoscere” in profondità. E per questo avvertiamo l’esigenza di raccomandarvi, cari amici, questo libro.
INTELLIGENCE E SISTEMA DI INFORMAZIONE NELLA REPUBBLICA ITALIANA
I Servizi di Informazione italiani durante un lungo periodo della loro esistenza hanno accumulato avversità, pregiudizi e fuorvianti opinioni, sia sulle loro strutture che sugli agenti che in essi hanno operato, ma quali sono stati i contesti politici e sociali che hanno contribuito a fermentare tali idee sull’organizzazione istituzionale che provvede alla sicurezza tramite la raccolta delle informazioni? E soprattutto perché è stato così alimentato il senso di contrarietà sui Servizi segreti? E inoltre quali e quante strutture sono state create sin dall’epoca più remota e quali strumenti, attori e ambienti di studio hanno poi contribuito alla realizzazione di un’ immagina fresca, diafana e responsiva nella comunicazione pubblica?
Su queste ed altre domande l’Autore si confronta e destina ad esse delle riposte che non lasciano nulla di intentato, attraverso un percorso storico che inizia da lontano e giunge finalmente in seno alla contemporaneità per raccontare i Servizi segreti italiani con un comunicare fluido, chiaro e soprattutto privo di quelle diafonie tra realtà e letteratura fantasy; fatti, nomi, documenti, tabelle e note accompagnano il lettore nella profonda conoscenza di uomini e strutture del Sistema di Informazione per la sicurezza della Repubblica.
Un libro che si propone come contributo alla tanto ricercata cultura di Intelligence, e per far ciò non poteva l’Autore non chiedere sostegno a tre pilastri necessari alla costruzione di un dialogo e di una comunicazione che potesse generare su ogni pagina il favoloso rapporto, tra chi legge e chi scrive, di reciproco rispetto e confronto, condizione questa che poteva essere trovata solo attraverso un dialogare storico, filosofico e scientifico.
Il testo, frutto di ricerca e studi, vuole tracciare un percorso culturale sia sull’attività di intelligence che sui direttori che si sono succeduti e sule strutture esistite sin dall’epoca pre-unitaria; si confronta altresì con altri studi e ricercatori in quest’ambito e si spinge, attraverso il considerare l’Intelligence un’arte scientifica, nel delicato panorama della ricerca e dei paradigmi, di cosa e quanto è l’Intelligence, del suo antico e attuale significato, della sua funzione istituzionale e funzionale, fino ad arricchirsi di nuove metodologie di ricerca delle informazioni; sull’Intelligence Investigativa, sulla sicurezza cibernetica, sulle tecnologie e strumenti oggi occorrenti per la pianificazione della sicurezza e dell’analisi sulle informazioni OsInt.
Storia, filosofia e scienza dunque per argomentare finalmente delle strutture dei Servizi segreti italiani, dell’attuale Sistema di Informazione per la sicurezza della Repubblica e dell’Intelligence, senza restrizioni ideologiche e parvenze, ma con un raccontare, forse non usuale, che impernia tutto sul fare cultura e distaccare definitivamente questo Organismo Istituzionale da tutte le contraddizioni storiche e sociali che ha vissuto, specialmente durante le sue più prolifiche attività di sicurezza della Nazione.
L’Autore del Saggio
Glicerio Taurisano è consulente aziendale, specializzato in gestione d’azienda, comunicazione e marketing, formazione e analisi delle informazioni. Intelligence e Security Advisor, da molti anni si occupa di ricerca e studi, anche in ambienti di scienza politica e diplomatica, oltre ad essere un appassionato di storia, filosofia e psicologia. È un convinto sostenitore della divulgazione della cultura dell’intelligence, della sicurezza e della difesa della Nazione, nonché fautore della legalità e del rispetto verso le Istituzioni. Organizzatore e relatore in convegni di studi scientifici, ha pubblicato in rete e su cartaceo articoli di Intelligence e sulla sicurezza; ha scritto di terrorismo, di criminologia, di investigazione, di politica e di sociologia. Inoltre ha pubblicato: I Servizi di Intelligence, tra prevenzione ed alta investigazione, Roma, 2004; Il Terrorismo e la strategia politico – espansionista, stampe la Feltrinelli, Milano, 2005; Terrorismo: i precursori di Al Qaeda, in Intelligence e Storia Top Secret, n.4, Aracne Editrice, Roma, 2006; Ultima analisi su Al Qaeda, in Intelligence e Storia Top Secret, n.5, Aracne Editrice, Roma, 2006; La Sicurezza metropolitana, in I Sistemi di Homeland Security. Scenari, Tecnologie, Applicazioni, Cuzzolin Editore, Napoli, 2009.
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