Il 27 marzo 2014 si è svolto presso la “Sala Nova” del Palazzo della Provincia di Cosenza l’incontro sull’importante tema della Dislessia dal titolo “L’Apprendimento un diritto di tutti“. Nell’ ambito di tali tematiche, l’Associazione “Potenziamenti”, con la finalità di indirizzare e dare risposte efficaci e mirate alle crescenti esigenze della collettività, ha inteso esporre la complessità dell’argomento, ponendosi l’obiettivo di fornire una adeguata informazione.
L’Associazione “Potenziamenti”, si è presentata al territorio attraverso un incontro di pubblica utilità sul tema dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), tematica di grande attualità per il mondo della scuola, vista anche la recente normativa che pone grande responsabilità da parte dei Docenti e dei Dirigenti Scolastici, nel rilevare quanto più precocemente possibile il disturbo, supportando gli studenti nell’ affrontare le attività scolastiche al meglio, garantendo il diritto all’ apprendimento a tutti gli individui che presentano tali “caratteristiche”.
Per l’occasione è stato presentato lo Spot nazionale sulla dislessia, realizzato grazie all’ intervento dell’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cosenza. Lo spot, che ha ottenuto il patrocinio della Fondazione Pubblicità Progresso, è stato trasmesso gratuitamente dalle reti Rai nazionali ed a breve sarà trasmesso dalle reti Mediaset. Trattandosi di comunicazione sociale, ai fini divulgativi, s’invitano le reti locali a darne ampia diffusione.
Ma cosa sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento?
Come prima cosa è necessario porre in evidenza che tali disturbi non si accompagnano a deficit intellettivi, pertanto ancora più insidiosi poiché i soggetti appaiono assolutamente capaci e con buone abilità generali. La dislessia è infatti una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. Leggere e scrivere sono considerati atti così semplici e automatici che risulta difficile comprendere la fatica di un bambino dislessico. Oltre alla dislessia anche i disturbi definiti come disgrafia (cattiva grafia), disortografia (frequenti errori ortografici), discalculia (difficoltà nel calcolo) sono disturbi specifici dell’apprendimento. In genere il disturbo si manifesta nel momento in cui il bambino impara a leggere e a scrivere, i segnali più frequenti che devono far pensare alla presenza di dislessia fanno la loro comparsa già nei primi anni di scuola:
– Errori caratteristici nella lettura e nella scrittura, come l’inversione di lettere, sillabe o numeri e/o la sostituzione di lettere con altre di suono affine (m/n, d/b, v/f), omissione di vocali;
– Insolita difficoltà ad imparare le tabelline e alcune sequenze come le lettere dell’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell’anno, ecc.
– Difficoltà esagerata ad esprimere verbalmente il proprio pensiero.
– Un dislessico si stanca più facilmente ed ha perciò bisogno di molta più concentrazione.
Se questo problema non viene identificato nei primi anni della scuola primaria, tramite la valutazione di un esperto, le conseguenze possono risultare di una certa gravità al punto da generare nell’ individuo risvolti psicopatologici dovuti alla frustrazione.
“I problemi maggiori nascono quando i bambini dislessici non vengono compresi, poiché spesso passano per pigri o addirittura per stupidi. Questo li porta a perdere la propria autostima, a forme di depressione, a crisi d’identità e spesso a rigettare totalmente il mondo della scuola, rinunciando in questo modo a molte possibilità che le loro capacità consentirebbero” – dichiara Teresa D’Andrea, Presidente dell’Associazione Potenziamenti e genitore di un ragazzo dislessico – “sento di dover testimoniare, con la mia esperienza personale, quali siano le ripercussioni negative sullo sviluppo della personalità dell’individuo quando il disturbo non viene individuato precocemente, in maniera tale che si possa sostenere il soggetto nel processo di accettazione di se e delle proprie “caratteristiche”, consentendogli di raggiungere gli adeguati obiettivi scolastici. A tale proposito diventa fondamentale una stretta collaborazione tra scuola e famiglia per valutare quali possano essere le strategie didattiche migliori per favorire l’apprendimento da parte dello studente, senza incidere sulla sua autostima e sul rapporto con i compagni. Un ruolo di fondamentale importanza, nel far emergere le difficoltà dei bambini in questo ambito, è ricoperto dalle famiglie. Spesso noi genitori abbiamo la tendenza a minimizzare o attribuire ad altre motivazioni le difficoltà scolastiche incontrate dai nostri figli, dobbiamo comprendere che tale comportamento equivale a non tutelare gl’interessi dei nostri ragazzi ostacolandone l’apprendimento, in tale direzione deve essere operato un cambiamento radicale nel verificare fin dai primi sospetti l’esistenza di Disturbi Specifici dell’Apprendimento attraverso le strutture preposte presenti sul territorio.”
Grande tutela nei confronti dei soggetti con DSA e delle famiglie arriva dalla Legge 170/2010 e dalle relative Linee Guida, oltre che dalla recente Legge 10/2012 della Regione Calabria, entrambe le Leggi forniscono indicazioni e pongono precisi obblighi da parte di tutte le figure coinvolte nei processi di insegnamento/apprendimento. Nel nostro territorio sono molteplici le esigenze in materia di DSA, le aree d’intervento sono da individuare in una maggiore informazione alle famiglie, nella formazione in tempi brevi del personale docente che opera all’interno delle scuole di ogni ordine e grado, incluse le Università, e nella possibilità di avere una diagnosi rapida per i soggetti con sospetti DSA.
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