Arte, Cultura, Beni Culturali in genere, Teatro, Ricerca, progetti innovativi per i giovani e quant’altro, in Italia, è tutto passato di moda. Cos’è, dunque, di moda in Italia? Fare tagli alle spese! E così che al posto dei grandi nomi della Moda italiana i cui tagli hanno contribuito a far diventare celebre l’Italia, si aggiunge un lungo elenco di strani artisti della politica che con tecniche creative di ogni tipo mostrano una straordinaria padronanza nel taglio e, diciamolo, del’arte del cucire abiti su misura ai poveri cittadini italiani.
I nuovi artisti della Moda italiana, però, non piacciono all’Europa e all’estero in generale in quanto a creatività. Ciò è dovuto al poco rispetto che essi hanno del futuro del Paese e dei Giovani che di fatto lo sono, ai quali non risulta ancora essere stato finanziato un solo progetto innovativo capace di generare nuove economie.
Anche le TV nazionali e locali si danno un gran da fare per offrire spazio a questa nuova categoria di “Stilisti della Politica”, veri talenti della performance televisiva che temono più del crollo della Borsa i giovani e temerari cronisti delle Jene che con le loro domande sulla storia, sull’economia e sull’attualità, rischiano di far crollare il sistema Italia che tutti credevamo ben fondato su laureati con 110 e Lode. la novità è, invece, che i giovani secchioni italiani, quelli bravi che potrebbero dare una vera svolta al Bel paese, sono in parte fuori a lavorare per le multinazionali che grazie al loro talento diventano sempre più ricche e potenti e in parte in Italia a rappresentare quella trincea di donne e uomini di buona volontà grazie ai quali il Sistema Italia, ancora, non è sprofondato del tutto.
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