A cura di Viviana Normando – Direttore Gruppo ComunicareITALIA
Ciao cuore matto! Little Tony, fondamenta della musica italiana, riferimento per generazioni, ci ha salutato proprio in questo momento, non solo di crisi ma di importante rinnovamento e siamo convinti, con positività, che il cuore, l’essenza della sua anima, non smetterà mai di battere.
PAPA FRANCESCO AI GIOVANI: SIATE FOLLI
Papa Francesco ha ribadito più volte “Giovani siate folli” sulla scia di Giovanni Paolo II, che invitava i giovani “a prendere la loro vita e a farne un capolavoro, a volare alto”. Antonio Ciacci in arte Little Tony, di origini sammarinesi, di famiglia della Repubblica di San Marino da sette generazioni, nato a Tivoli e sempre vissuto in Italia, con il papà cantante e fisarmonicista, un giorno partì per l’Inghilterra, scelto da un impresario insieme al fratello Enrico, oggi noto chitarrista in particolare dei film western.
LITTLE TONY E I GRANDI PROGETTI
Antonio, definito poi l’Elvis italiano, ha saputo volare alto e lo stile di quel giovane che tutti ricordano, in quegli anni sessanta, nella sua vocazione di vita, nella musica, e’ proprio espressione di entusiasmo, di determinazione verso grandi progetti, di approccio puro, di talento, del non arrendersi mai e diventare storia per sé e per gli altri.
Il suo “cuore matto” e tutte le celebri canzoni condivise con i giganti della musica e che hanno unito nell’ascolto genitori e figli, hanno portato l’Italia nel mondo, hanno fatto conoscere la tradizione, il genio e la generosità tipicamente italiane. E anche quest’ultimo e’ un aspetto determinante nella straordinaria personalità di Little Tony: la generosità.
LITTLE TONY E L’ASSOCIAZIONE “UN CUORE PER TUTTI”
Little Tony e’ socio fondatore anche dell’Associazione “Un cuore per tutti, tutti per un cuore onlus” presieduta dal suo grande amico e medico di talento Ivo Pulcini. Un’avventura nata in tre, con Tony, Ivo, Fabrizio Frizzi, poi condivisa, nelle esibizioni per beneficienza, con altri artisti come Sergio Cammariere, Manuela Villa.
LITTLE TONY, IVO PULCINI E I BAMBINI CARDIOPATICI
Il 5 gennaio di ogni anno, nella notte della befana, da dieci anni, Little Tony in qualità di direttore artistico, organizzava con Ivo Pulcini il Gala di Solidarietà presso lo Sheraton Rome, presentato in tutte le edizioni da Fabrizio Frizzi e a volte con Adriana Pannitteri, anch’ella socia fondatrice della stessa associazione ed Enrica Bonaccorti. Una manifestazione che riunisce i personaggi del mondo dello spettacolo, del cinema, dello sport, della moda e che fino ad oggi ha salvato circa 1650 bambini cardiopatici nel mondo e che continuerà a ripetersi anche in ricordo del grande cuore di Tony.
“Persino nei momenti più freddi – racconta commosso il dott. Ivo Pulcini – Tony ha partecipato in questi anni, sempre in prima linea, al Gala di Solidarietà, anche quando stava poco bene, come nel caso della serata di sostegno ai terremotati della Val Nerina, svoltasi a Ferentillo (Terni) o a Leonessa (Rieti), per l’aiuto alle popolazioni dello tsunami. Con il suo animo gentilissimo non si e’ mai risparmiato per gli altri e per le buone cause. Eravamo e saremo sempre grandi e veri amici”.
LE FERRARI E LA SOLIDARIETA’ TARGATA “LITTLE TONY 1”
Entrambi appassionati di Ferrari, Little Tony e Ivo Pulcini, hanno condiviso con l’obiettivo della solidarietà, diverse passioni ed esperienze insieme. Little Tony, infatti, ha espresso il desiderio che il giorno del suo funerale, giovedì 30 maggio 2013, ore 10.00, in forma riservata, a Roma, al Santuario il Divino Amore, Ivo con alcuni amici giungano li e guidino la sua Ferrari rossa con la targa “Little Tony 1”, accanto alla Ferrari grigia di Ivo Pulcini di cui avevano curato il restauro. Si tratta delle stesse auto con cui Ivo e Tony sono andati in giro, ad esempio, in cinque raduni Ferrari per scopi benefici, per far visitare posti meno conosciuti, per far salire a bordo ragazzi disabili o interloquire con semplicità con tutti i giovani indistintamente, abbattere ogni barriera, dialogare e tendere loro la mano, poiché personaggi noti e campioni, nella musica, nella medicina, nello sport, nel calcio, ciascuno per il proprio ramo, hanno una grande responsabilità: rappresentare il più delle volte il riferimento ideale delle nuove generazioni.
Ed è così che gli amici di Tony ci sono il 30 maggio, con questo stesso spirito, arrivando con le Ferrari, nei piazzali di accesso al Divino Amore, in un luogo sacro, di pellegrinaggio fisico e dello spirito, dove nota e’ anche la benedizione della Madonna del Divino Amore alle auto e a chi le guida, per il tramite della preghiera di imposizione di un sacerdote.
FABRIZIO FRIZZI GRANDE AMICO AL VOLANTE DELLA FERRARI
Tra gli amici più cari che guidano le Ferrari il presidente del Club Ferrari, Giorgio D’Antonio, Francesco Rosci, il restauratore Fabio Baldini e Fabrizio Frizzi, socio fondatore dell’Associazione “Un cuore per tutti..tutti per un cuore onlus”, come attestazione di una vita ricca, tradizionalmente italiana, ma ricca soprattutto nella semplicità e nobiltà dell’animo, di cui restano testimoni le canzoni di Tony che, su questa strada, hanno emozionato e forgiato tanti giovani.
Little Tony, alla fine della sua esistenza terrena, stroncato a settantadue anni da un male incurabile, ha voluto officiasse la Santa Messa un sacerdote di San Giovanni Rotondo, la città di Padre Pio.
In stretta comunione con l’inseparabile fratello Enrico e la sua adorata figlia, Cristiana, con la quale ha condiviso, anche palcoscenici e le stesse serate di solidarietà del Galà di Solidarietà, salutiamo Little Tony, convinti che neanche la distanza fisica possa spegnere le note delle sue canzoni, far tramontare la sua voce e “legare” il suo gran cuore matto, tra la voglia di un sorriso di tutti coloro che ama, con “riderà” e i ventiquattromila baci che il mondo continuerà a dedicargli ed a sentirsi dedicati.
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