Legge di stabilità, sgravi per le famiglie e maggiori incentivi per le assunzioni. Niente Irap per le micro imprese. La manovra del governo stanzia 6.5 miliardi di sconti in tre anni.
Cambia ancora l’impianto della legge di Stabilità , con l’emendamento in materia fiscale depositato martedì in commissione Bilancio: tra maggiori detrazioni sui carichi familiari, riduzione dell’Irap e aumento delle risorse per la produttività, governo e maggioranza vogliono destinare a famiglie e imprese quasi 1 miliardo nel 2013, circa 3 miliardi nel 2014 e 2,5 miliardi dal 2015.
CANCELLATO INCREMENTO IVA – In attesa della votazione in Commissione Bilancio, prevista per la giornata di mercoledì, la proposta di modifica cancella l’incremento dell’Iva dal 10% all’11% a partire dal primo luglio 2013. Viene eliminata la riduzione delle due aliquote più basse dell’Irpef, e le risorse vengono destinate alle famiglie, attraverso l’abolizione dei tetti e delle franchigie per le detrazioni familiari, inizialmente prevista dal decreto del governo. In particolare, delle risorse liberate con la modifica della norma che riguarda l’imposta sui redditi, un miliardo sarà destinato nel 2013 per la riduzione dei carichi di famiglia.
PER I FIGLI SOTTO I TRE ANNI – L’emendamento rivede le detrazioni per i figli a carico, che passano da 800 a 980 euro. In caso di figli con meno di tre anni l’agevolazione passa da 900 a 1.080 euro. Anche per le deduzioni a valere sulla base imponibile Irap l’emendamento non modifica le norme vigenti, limitandosi ad aumentare le soglie previste dalla legge istitutiva dell’Irap: a seconda dei casi le detrazioni salgono da 4.600 e 7.500 euro e da 9.200 a 15mila euro.
ESENZIONE IRAP E AGEVOLAZIONI – Per quanto riguarda le imprese le buone notizie arrivano nel 2014. L’emendamento prevede un fondo da 540 milioni (248 nel 2014, 292 nel 2015) per garantire l’esenzione dell’Irap alle micro imprese. Per le altre imprese salgono le deduzioni forfettarie per le assunzioni a tempo indeterminato (che salgono a 7.500 euro) e per le assunzioni di donne e giovani sotto i 35 anni con sgravi che arrivano a 13.500 euro. Nel Mezzogiorno le agevolazioni fiscali arrivano invece a 15mila euro, e per gli under 35 fino a 21mila euro. Poi via libera alla tutela di altri 10.130 esodati: con l’emendamento dei relatori al ddl stabilità, approvato in commissione Bilancio alla Camera, si allarga la platea dei salvaguardati tra coloro che sono rimasti senza lavoro e senza pensione.
PROSSIME TAPPE – Il voto finale è previsto per il 22 novembre intanto è prevista l’ audizione in commissione Finanze del Senato per Grilli che martedì, al termine dell’Ecofin, ha definito permanentemente in ordine da qui fino al 2014 i conti pubblici italiani, negando la necessità di nuove manovre per mantenere il bilancio strutturalmente in pareggio dopo l’anno prossimo, come invece suggerivano le ultime stime della Commissione europea.
da Redazione Online Corriere della Sera
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