La seconda serata del festival di Sanremo comincia nel segno di Martin Luther King: le parole di”I Have a Dream” hanno fatto da colonna sonora alla coreografia d’apertura di Daniel Ezralow, ovviamente ispirata alla fratellanza tra bianchi e neri. Gianni Morandi, in camicia, ha commentato: “se bianchi e neri si mettono d’accordo vuol dire che può farlo chi ha opinioni diverse”, con un evidente riferimento alle polemiche suscitate ieri da Adriano Celentano. “Ieri abbiamo fatto quasi il 50% di ascolto e questo lo dobbiamo ad Adriano, fa anche casino ma resta un grande” ha detto Morandi che è sembrato volersi collegare con Celentano senza ottenere risposta.
In ogni caso tra le polemiche di Celentano della RAI e le dovute repliche del Vaticano ha vinto la “farfallina” di Belen come a voler dire che sappiamo, alla fine, cosa fa risollevare il morale in una seconda serata giù di tono, con evidenti dislessie tra attori sul palco e regia e un Morandi leggermente fuori forma. Una cosa è certa: lo spettacolo premia i veri grandi artisti come Celentano anche se mettono a dura prova la libertà indissolubile e inalienabile della televisione intesa come “servizio pubblico” dove tutti hanno la possibilità di manifestare le proprie idee (art 21 della Costituzione italiana). Guai se venisse meno questo fondamento.
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