Riceviamo e pubblichiamo da Coldiretti Alessandria
Il Comune di Alessandria ha condiviso le motivazioni della Coldiretti approvando l’ordine del giorno a sostegno dell’iniziativa per tutelare il vero “Made in Italy” agroalimentare e contro il sostegno finanziario pubblico ad iniziative imprenditoriali finalizzate a commercializzazioni sui mercati esteri prodotti contraddistinti da un “italian sounding” pur avendo nulla a che fare con le produzioni del territorio.
La presentazione ufficiale è avvenuta in Sala Giunta alla presenza dell’assessore comunale all’agricoltura Franco Trussi, del presidente provinciale Coldiretti Roberto Paravidino e del presidente di Zona Coldiretti di Alessandria Carlo Pagella.
La decisione dell’amministrazione alessandrina è arrivata in considerazione del fatto che “il patrimonio agroalimentare italiano – come si legge nel testo della delibera della Giunta Comunale di Alessandria- va difeso sia con precise normative comunitarie e nazionali sia con adeguate politiche di promozione, di controllo, marketing e di comunicazione che favoriscano la corretta informazione del consumatore”.
Ciò che Coldiretti si trova a denunciare è, purtroppo, una nuova vicenda di utilizzo improprio di risorse pubbliche da parte della Simest, la Società italiana per le imprese, finanziaria controllata dal Ministero dello sviluppo economico: il Presidente nazionale, Sergio Marini, intervenendo in audizione alla Commissione Agricoltura della Camera in data 8 novembre, ha denunciato l’operato della Simest, che ha finanziato Parmacotto e Lactitialia impegnati in discutibili operazioni di investimento negli Stati Uniti e in Romania.
Una situazione in cui il Ministero dello Sviluppo, attraverso questa società, sta finanziando imprese italiane per produrre e commercializzare all’estero prodotti che di italiano hanno solo il nome. Prodotti che nascono all’estero, con materia prima e manodopera estere.
“Tutto questo è inaccettabile, ecco perché è fondamentale ed essenziale che le Istituzioni locali partecipino a questa mobilitazione – ha detto il presidente provinciale Coldiretti Roberto Paravidino – E’ essenziale che le Istituzioni locali partecipino attivamente a questa iniziativa, per questo abbiamo proposto alle Amministrazioni Comunali di inserire nell’ordine del giorno della prima Giunta o del primo Consiglio Comunale utile un punto relativo alla discussione e alla condivisione di questa vitale azione a tutela del vero Made in Italy”.
Da parte nostra non possiamo che esprimere parole di apprezzamento e di sostegno a questa vera e propria battaglia – ha sottolineato l’assessore Franco Trussi – Abbiamo numeri ed eccellenze da difendere in tutto il territorio: è nostro dovere impegnarci per difendere le eccellenze che costituiscono un biglietto da visita impagabile in tutto il mondo. Un patrimonio che tutto il mondo ci invidia. Per questo non abbiamo avuto esitazioni quando Coldiretti ci ha chiesto di approvare la delibera a favore e tutela del vero prodotto Made in Italy”.
“In un momento di grave crisi in cui il nostro Paese è alla ricerca di azioni e risorse per il rilancio dell’economia e della crescita occupazionale, il Made in Italy, e in particolare quello agroalimentare, è universalmente riconosciuto come straordinaria leva competitiva e di sviluppo del Paese. – ha continuato Paravidino – L’intervento che abbiamo chiesto, ai Sindaci, a tutti i presidenti dei consigli comunali, ai presidenti dei Consorzi di Tutela, va nella direzione di dar man forte alla nostra iniziativa contro le frodi alimentari”.
Al momento, da parte dei sindaci dei comuni firmatari stanno arrivando parole di apprezzamento per la battaglia di Coldiretti, insieme all’impegno a portare da parte dei duecento Presidenti di Sezione della federazione alessandrina, nei rispettivi comuni di appartenenza e nei Consigli Comunali, le ragioni dell’azione intrapresa su tutto il territorio nazionale dall’Organizzazione.
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