a cura diell’Avv. Giovanni Borrelli/
IL POGROM DEI CRISTIANI
E’ l’intellettuale cattolico Giovanni Borrelli Avvocato del Foro di Roma a denunciare a gran voce le continue e gravissime violenze perpetrate sui Cristiani in Iraq che ultimamente sono stati letteralmente abbandonati alla morte all’interno di una guerra che finirà quando tutti saranno morti. “Questa guerra afferma Giovanni Borrelli segue quelle che si sono verificate in Pakistan, Sudan, e Somalia e tutte avrebbero dovuto far insorgere coralmente tutti, credenti e non credenti per le gravissime intollerabili violazioni subite, quale minoranza religiosa discriminata nel fondamentale diritto di libertà di culto. Invece non è stato così e la gente continua a morire. Questo è intollerabile e sintomo del male assoluto in cui la nostra Nazione con la sua politica sono caduti.
Ecco la sua lettera integrale
Non si è compreso o si finge di non comprendere, che in Iraq si vuole attuare lo sradicamento della comunità cristiana millenaria , mediante proditori attacchi ai luoghi sacri, simboli di fede, che si perpetuano senza soluzione di continuità, proprio perché la cultura di libertà e tolleranza venga soppressa, unitamente a quei valori fondamentali di democrazia, che si è formata proprio sui fondamentali principi cristiani di eguaglianza.
Tale dramma che coinvolge centinaia di famiglie, rimane non solo disatteso da tanta parte dell’Europa, che quanto meno per tradizione storica, dovrebbe intervenire patendone l’offesa morale per i valori, non solo religiosi che vengono con violenza soppressi, ma per quelli di civiltà, ma ove si rifletta, l’osceno disinteresse si appalesa ancora più grave per un paese sensibile come l’Italia, che sempre disponibile a distinguersi nel tutelare coralmente l’interesse di tutti, attivandosi a denunciare con vigore qualsiasi tipo di intolleranza, talvolta meno grave di quanto sta subendo la Comunità cristiana, tranne doverosi interventi istituzionali, si disinteressa del tutto preferendo dar spazio informativo a notizie di basa cronaca e gossip, non considerando un così grave evento epocale.
E’ lecito allora chiedersi: dove sono i paladini nostrani della democrazia, quelli accorpati sotto l’usbergo monopolistico della tutela dei diritti dell’uomo, gli intellettuali di fama internazionale sempre pronti a sottoscrivere qualsiasi violazione dei diritti, mediante marce, appelli, digiuni ed altro?
Sicuramente a pubblicare lucrosi saggi contro la Chiesa, ritenendo forse con soddisfazione che, la pulizia confessionale, pur attuata in un altro paese, in fondo apporti , un ridimensionamento del potere stesso della Chiesa che, dovrebbe, come più volte sostenuto nei loro scritti, rinunciare a se stessa, per consentire che l’uomo venga considerato oggetto e non persona, per un migliore agnosticismo o ateismo.
Nessun appello, quindi, digiuno, manifestazione o altro, in favore di questa eroica Comunità, perché l’irreligiosità è talmente viscerale da obnubilare il pensiero di questi “sapienti“, al punto di far credere persino che la Chiesa intenderebbe, “con tendenza colonizzatrice”, appropriarsi della laicità, come se essa avesse la peculiarità specifica di essere dogmatica ed idolatra, e non invece come avrebbero dovuto apprendere, se non da Gesù, quanto meno da Voltaire, rispetto dei diritti altrui e delle altrui tradizioni in ogni luogo.
La strage di Cristiani non interessa, così a nessuno di questi “garanti” dei diritti dell’uomo, perché il Cristianesimo non merita tutela, tant’è che, tolto il Crocifisso (così vorrebbero), è giusto che vengano crocifissi i Cristiani.
Facebook
Twitter
YouTube
RSS